Si è celebrato nel pomeriggio di ieri, nella concattedrale di san Tommaso apostolo, il 598 anniversario della firma del Lodo di Pace fra lancianesi e ortonesi ad opera di san Giovanni da Capestrano. Ogni anno le due municipalità ricordano il Lodo di Pace.
Quest’anno è stata Ortona ad ospitare la commemorazione avvenuta alla presenza delle delegazioni delle due comunità, delle autorità militari e civili. Presenti il sindaco di Lanciano, Filippo Paolini, e il sub commissario del comune di Ortona Gianfranco Attili. A celebrare la messa l’arcivescovo di Lanciano -Ortona Sua Eccellenza Monsignor Emidio Cipollone.

Nell’omelia monsignor Cipollone, facendo riferimento alla lettura del giorno della Genesi in cui si
parla dell’uccisione di Abele da parte di Caino, ha parlato dei profondi dissidi tra Ortona e Lanciano. Due comunità che sono state come Caino e Abele incapaci per un lungo periodo di tempo di far diventare la loro diversità una ricchezza.
La loro diversità diventa, invece, occasione per fare guerra e morti. Poi le due città hanno ascoltato la voce del Santo e con l’ascolto c’è stata finalmente possibilità di pace e di crescita.
L’accordo fu raggiunto il 17 febbraio 1427 e il Lodo di Pace venne formalmente pronunciato da Giovanni da Capestrano nella cattedrale di Ortona, sulla tomba di San Tommaso apostolo. L’antico documento, di cui si è data parziale lettura in cattedrale, si trova custodito nell’archivio del Fondo Corrado Marciani a Lanciano dove ha sede la Biblioteca comunale “R. Liberatore”.