Questa mattina, proprio di fronte al CUP dell’ospedale Renzetti di Lanciano, un episodio di inciviltà ha richiamato l’attenzione degli operatori ecologici e della polizia municipale. In un normale cestino per i rifiuti urbani è stata trovata una busta piena di rifiuti di ogni tipo, abbandonata senza alcun rispetto per le regole di differenziazione.
L’autore di questo gesto, tuttavia, ha commesso un errore fatale: all’interno del sacco ha lasciato una scatola di Amazon con tanto di nome, cognome e indirizzo.
Un’imprudenza che ha facilitato il lavoro degli operatori di EcoLan, i quali, seguendo la procedura prevista, hanno immediatamente contattato la polizia municipale. Gli agenti sono intervenuti prontamente e hanno avviato il procedimento per rintracciare il responsabile, che ora rischia una sanzione.

Questo episodio mette in evidenza un problema più ampio: mentre la stragrande maggioranza dei cittadini ha ormai adottato le nuove norme sulla raccolta differenziata, esiste ancora una minoranza ostinata a ignorarle. Non si tratta di un problema legato alla recente riforma del sistema di raccolta, che per chi ha sempre conferito correttamente i rifiuti non ha comportato alcun cambiamento significativo.
Il vero problema risiede in anni di abitudini sbagliate, in cui alcuni cittadini hanno approfittato di isole ecologiche aperte ogni giorno e di cassonetti condominiali senza mai adeguarsi alle regole.
L’abbandono dei rifiuti non è solo una questione di decoro urbano, ma ha anche un impatto ambientale ed economico sulla comunità. Un gesto apparentemente banale come gettare una busta di rifiuti in un cestino inadatto comporta costi aggiuntivi per la gestione e la pulizia, oltre a minare il senso di civiltà collettiva.
L’auspicio è che episodi come questo servano da monito per chi ancora non si è adeguato alle regole. La raccolta differenziata non è un’opzione, ma un dovere civico. E chi pensa di poter fare il furbo, magari la prossima volta, farebbe meglio a pensarci due volte prima di lasciare tracce così evidenti della propria inciviltà.