CHIETI- Addio Casa di comunità all’ex Peter Pan: la Asl decide di rimodulare l’investimento sulle aree interne. Il sindaco Diego Ferrara scrive all’Asl e alla Regione. Non essendoci stata alcuna risposta da parte del Comune anche all’ultima richiesta Asl, a fine gennaio, di arrivare a una soluzione “percorribile” sulla vicenda dell’ex Peter Pan decade dunque il progetto di realizzare una Casa di Comunità nell’ex asilo di Chieti Scalo.
Una realizzazione data per certa, tanto da essere stata aggiudicata da AreaCom al raggruppamento di imprese Inco-Gete
La Asl però era ignara, al momento della predisposizione degli atti, che fosse già in precedenza emersa una diatriba con Trafilerie Meridionali che rivendicava la proprietà del terreno sul quale insiste il fabbricato. Questo il nodo, rimasto insoluto, sul quale si è pronunciato il super consulente legale interpellato dall’Azienda sanitaria, che ha rimesso un parere che chiude alle proposte avanzate dal comune per sanare la questione.
Di fatto, restando non definito l’aspetto della titolarità del sedime, viene impedito il passaggio di proprietà alla Asl e l’avvio dei lavori.

Alla luce, quindi, dei fondamenti giuridici che dimostrano come la titolarità del terreno sia elemento imprescindibile per andare avanti con il progetto e il relativo investimento, il Direttore generale della Asl si trova nella condizione obbligata di stralciare l’ex Peter Pan dagli interventi inclusi tra quelli finanziati con fondi PNRR.
“L’impossibilità di procedere con l’ex asilo, giuridicamente suffragata, mi costringe a rimodulare la Mission 6 componente 1 del PNRR, e a spostare la somma su un altro sito, di nostra proprietà- si legge in una nota del direttore-La scelta è caduta su Lama dei Peligni, che patisce tutti i disagi delle Aree Interne. Tale scelta è stata condivisa con Mauro Palmieri che mi succederà a partire da marzo”.
Sull’immobile esistente verranno fatti lavori per realizzare una Casa di comunità spoke con tutte le attività previste, continuità assistenziale H 12, infermiera di comunità, integrazione socio-sanitaria e con gli specialisti per i pazienti cronici, sede del 118, sportello Cup, palestra per riabilitazione.
Il sindaco dal canto suo esprime seria preoccupazione per le negative conseguenze che tale scelta produce in merito ai servizi sanitari a beneficio della popolazione
“Senza la soluzione individuata per il Peter Pan migliaia di persone restano prive di servizi e prestazioni sanitarie, come capita ormai da sei anni, il tempo che ci separa dalla chiusura del Distretto sanitario di Chieti Scalo- scrive Ferrara- C’è bisogno di un presidio territoriale che dal novembre 2019 non esiste più nella parte più popolosa della città capoluogo di Provincia, Distretto che la Asl ha deciso di chiudere senza porre alcuna alternativa, nonostante fosse a servizio di una parte della città dove vivono e risiedono almeno 30.000 dei quasi 49.000 abitanti di Chieti.
Altra ragione urgente che mi spinge a chiedere un confronto sull’argomento è il fatto che, a breve, anche il consultorio, ospite di un immobile del Comune, diventerà impraticabile per lasciare spazio alla rigenerazione dell’edificio che è parte integrante del complesso della stazione di Chieti Scalo. L’urgenza è dettata dal fatto che l’intervento è reso possibile da un progetto finanziato con fondi PNRR e anche sul tema non siamo al corrente di alcuna sistemazione alternativa, pur avendo dato più una disponibilità in merito. A fronte di tali situazioni chiediamo di riattivare il distretto”