Oggi, lunedì 27 gennaio la città di Lanciano ha celebrato l’80° anniversario del “Giorno della Memoria” una ricorrenza internazionale con cui si ricordano le vittime dell’Olocausto. Il 27 gennaio è una data simbolica perché in quel giorno nel 1945 le truppe dell’Armata Rossa, impegnate nell’operazione Vistola-Oder liberarono il campo di concentramento di Auschwitz, rivelando di fatto al mondo intero gli orrori, le violenze ed il genocidio del popolo ebraico perpetrato dal Nazismo-
A Lanciano, vicino via Belvedere sorge il monumento che testimonia l’esistenza del campo d’internamento e concentramento di Villa Sorge istituito il 29 giugno 1940 in questo edificio di proprietà dell’omonima famiglia.






Attivo fino al 1943 qui furono recluse ben settantacinque donne tra cui Maria Eisenstein (1914-1994) un’ebrea austriaca giunta in Italia per i suoi studi umanistici e qui internata nel giugno 1940.
Il merito di questa donna eroica è stato quello di aver compilato un diario che contiene una cronaca dettagliata delle atrocità che qui avvenivano e di cui lei fu diretta testimone.
Alla celebrazione di questa mattina erano presenti le associazioni d’Arma e Combattentistiche, i rappresentanti delle Forze dell’Ordine, la neo direttrice del supercarcere di Villa Stanazzo Daniela Moi, l’assessore regionale Nicola Campitelli, la presidente della sezione frentana dell’Anpi “Trentino La Barba” Francesca Iannucci ed il vicesindaco ed assessore alla Cultura Danilo Ranieri.
“Oggi ricordiamo una pagina nera e triste della nostra storia recente – ha affermato Ranieri – ricorrono gli ottant’anni di questa celebrazione e l’essere qui presenti alla commemorazione acquisisce un sapore diverso spingendoci ad una riflessione ancora più profonda.
Questi luoghi della memoria non dovrebbero essere accompagnati dalla retorica e resi vivi solo in queste date particolari, ma dovrebbero risvegliare in noi un senso di appartenenza a quella storia che purtroppo tende a ripetersi con disarmante attualità.
In Europa ma anche in tantissime parti del mondo come il Medio Oriente o l’Africa: ad esempio in Congo esistono ancora lager a cielo aperto e tanti innocenti vengono lasciati morire per mere ragioni economiche e d’interesse politico”.
. Simone Cortese