Ieri martedì 21 gennaio, intorno alle ore 14 un incendio è divampato sulla piattaforma petrolifera “Campo Rospo Mare” che si trova al largo della costa tra Vasto e Termoli.
L’allarme è stato dato da parte della società che gestisce l’impianto e sul posto è giunta la motovedetta della guardia costiera di Termoli (Campobasso) con a bordo i vigili del fuoco. L’intervento sulla piattaforma petrolifera è stato coordinato dal comandante della Capitaneria di porto, Giuseppe Panico. L’incendio è stato estinto dopo oltre un paio d’ore, salvi tutti i lavoratori. Non si conosce ancora l’entità del rogo ma dalle prime informazioni pare sia stata ordinata l’evacuazione del personale.

Nella giornata di oggi, giovedì 23 gennaio tutte le attività sono state sospese tutte le attività sul Campo Rospo Mare e non sono state segnalate persone ferite né tracce di inquinamento in mare o danni agli impianti, almeno finora.
Come afferma l’agenzia di stampa Ansa, i dipendenti sono stati ascoltati dagli ufficiali nell’ambito dell’indagine aperta ieri. Dalle prime ricostruzioni sarebbe da escludere come punto di origine delle fiamme il ciclo produttivo legato all’attività di estrazione di idrocarburi. L’incendio che ha interessato la piattaforma B non si è propagato all’intero impianto grazie al rispetto delle procedure di sicurezza poste in essere dai lavoratori stessi.
L’intervento di ieri pomeriggio, coordinato dal centro nazionale di coordinamento del soccorso marittimo della guardia costiera, ha visto l’impiego di risorse aeronavali e la collaborazione di mezzi specializzati per affrontare l’emergenza. Sul posto sono giunte la motovedetta della guardia costiera di Termoli, con il personale dei vigili del fuoco imbarcato per supportare le operazioni di spegnimento dell’incendio, e la motovedetta della guardia costiera di Vasto.

Anche l Forum H2O Abruzzo è intervenuto in merito all’incendio: l’organizzazione ha espresso forte preoccupazione per le possibili conseguenze ambientali legate all’incidente, richiedendo massima trasparenza nella gestione dell’emergenza.
L’organizzazione ha anche criticato le recenti scelte politiche in tema di energia e ambiente, facendo riferimento al governo Meloni. “Solo due mesi fa – si legge nella nota – sono state allentate le norme sulle perforazioni in mare, un segnale allarmante in un momento storico in cui dovremmo invece accelerare la transizione verso fonti energetiche sostenibili”.








