Lanciano: Ad anticiparlo è stato lo stesso sindaco di Lanciano, Filippo Paolini a margine della presentazione dei lavori per il rifacimento di corso Trento e Trieste. “Abbiamo chiesto una valutazione tecnica per calcolare i costi necessari a smantellare la ciclabile di via del Mare, visto che anche il giudice Massimo Canosa, ne ha ravvisato la pericolosità.
Ci preoccupano inoltre tanti casi di cronaca e gli incidenti avvenuti di cui spesso l’amministrazione è risultata corresponsabile
Le soluzioni – ha continuato il primo cittadino – sono o quella di munirla di un recinto (ma è alquanto difficile la realizzazione del perimetro) o di smantellarla. Opzione questa per la quale dovrò andare ad informarmi alla Regione, visto che la stessa aveva erogato i 600mila euro di finanziamenti che potrebbero anche dover essere rimborsati”.
La relazione del giudice Canosa, se da un lato ha archiviato l’inchiesta penale aperta sull’opera per mancanza di reati, furono quattro i tecnici indagati per lesione e falsità ideologica, dall’altro ne ha comunque ravvisato l’estrema pericolosità, segnalando la scarsa visibilità per chi si immette su via del Mare, che è di fatto costretto ad invadere lo spazio della ciclabile stessa e di come più di metà del percorso, non sia separata dal cordolo di sicurezza. A ciò si aggiunge la segnaletica che di fatto va a contrastare con le norme del codice della strada.
Del resto i problemi ed il destino stesso del percorso ciclabile, sono stati fin da subito oggetto di discussione e di polemiche politiche: nel marzo del 2019 una lettera del Ministero delle Infrastrutture, recapitata all’allora sindaco Mario Pupillo invitava “l’amministrazione a valutare, in autotutela, la chiusura completa della pista ciclabile, nelle more di un eventuale adeguamento finalizzato alla risoluzione delle molteplici criticità”.
Nella nota si ripercorrevano varie tappe e si citavano diversi esposti a firma di Ascom Abruzzo, presieduta da Angelo Allegrino, riguardo all‘inadeguatezza e alla pericolosità del tracciato. Esposti, messi a punto dal legale di Ascom Abruzzo, l’avvocato Quirino Ciccocioppo, in data 21, 25 e 29 gennaio e 5 febbraio 2019. Ad essi era stata allegata anche la relazione del comandante della Polizia municipale di Lanciano, Guglielmo Levante, che ha nel dettaglio aveva elencato mancanze e criticità della ciclovia.
. Simone Cortese