Lanciano- Paura e sirene spiegate hanno animato il tranquillo pomeriggio di Lanciano, quando intorno alle 16:30 è scattato l’allarme per una presunta rapina a mano armata. Un ragazzino di soli dodici anni ha raccontato agli agenti di essere stato minacciato con una pistola e derubato del cellulare da una banda di giovani in zona Cappuccini.
Un racconto che ha messo in allarme la comunità, già scossa da una serie di episodi di criminalità avvenuti negli ultimi mesi
Le forze dell’ordine sono intervenute prontamente, iniziando le indagini sul presunto grave episodio. Tuttavia, gli agenti del commissariato hanno da subito rilevato delle incongruenze nel racconto del dodicenne. Dopo un breve interrogatorio, il giovane ha confessato la verità: non era stato vittima di nessuna rapina. Spaventato all’idea di essere sgridato dai genitori per aver perso il cellulare, aveva inventato la storia della rapina con la pistola.
Il fatto, che inizialmente aveva destato grande preoccupazione, si è così rivelato essere una “bravata” per evitare le conseguenze di una disattenzione.
In una città dove il clima sociale è diventato teso a causa di vari episodi di violenza e criminalità giovanile. Il dodicenne ora rischia sanzioni per aver fatto scattare un falso allarme.







