Lanciano, 6 ottobre 2024 – Con grande partecipazione emotiva e civica, si sono concluse oggi le celebrazioni per l’81° anniversario della Rivolta di Lanciano, un evento che rimane simbolo di coraggio, sacrificio e amore per la libertà.
La rivolta del 5 e 6 ottobre 1943, tra le prime insurrezioni armate contro il nazifascismo nel Sud Italia, vide il sacrificio di 23 giovani lancianesi, tra cui Trentino La Barba, che furono protagonisti di un atto di resistenza eroica che è valso alla città la medaglia d’oro al valor militare.

Le celebrazioni di quest’anno hanno assunto una particolare intensità grazie al coinvolgimento attivo delle nuove generazioni. Durante la cerimonia svoltasi in Piazza dei Martiri Lancianesi, dopo la consueta deposizione delle corone in memoria dei caduti, un emozionante flash mob organizzato dagli alunni della scuola primaria del comprensivo Mario Bosco ha regalato alla commemorazione un tocco di speranza e rinnovamento.

I bambini, guidati dai loro insegnanti, hanno dato vita a una performance simbolica, con gesti e movimenti coreografici che hanno rappresentato la trasmissione della memoria storica. Attraverso una semplice ma toccante esibizione, i piccoli protagonisti hanno ricordato l’importanza dei valori di libertà, solidarietà e resistenza che caratterizzarono la rivolta. Questa iniziativa ha sottolineato come il ricordo del sacrificio dei Martiri Ottobrini continui a vivere e a essere trasmesso alle generazioni future, rafforzando il legame tra passato e presente.
Il flash mob si è concluso con un lungo applauso da parte del pubblico, a testimonianza del forte impatto emotivo che ha suscitato tra i presenti
La partecipazione giovanile ha aggiunto una nota di freschezza e continuità, evidenziando come il compito di preservare la memoria storica e i valori democratici sia ormai nelle mani delle nuove generazioni.

Presenti alla commemorazione anche il sindaco di Lanciano, Filippo Paolini, il viceprefetto di Chieti Valentina Italiani, esponenti dell’Anpi, rappresentanti delle forze dell’ordine, delle associazioni combattentistiche e culturali, oltre a numerosi cittadini e studenti.
La grande affluenza ha dimostrato, ancora una volta, quanto sia sentito e radicato nella comunità lancianese il ricordo di quell’eroica rivolta.
Servizio e immagini di Clara Labrozzi
Montaggio Marino Testa