Un drammatico aumento del 65% nelle richieste di aiuto rispetto al 2023: il difficile bilancio dei primi sette mesi del 2024.
“Ogni giorno per noi è particolare, ci sono persone e famiglie da accogliere e ascoltare, da aiutare,” dichiarano Fernando Di Cicco e Carmen Rapino, responsabili della Caritas diocesana, aprendo le porte dei locali di Santa Maria Maggiore 1. L’anno 2024 sta risultando ancora più impegnativo rispetto ai due anni di pandemia, con una crescita esponenziale delle richieste di intervento, mentre mancano ancora cinque mesi alla fine dell’anno.

Una crescita vertiginosa delle richieste
Secondo i dati raccolti dal 1° gennaio al 31 luglio 2024, Caritas ha assistito 141 famiglie tra Lanciano e Ortona, con un incremento significativo rispetto all’intero anno 2023. “Le nuove famiglie arrivate in Caritas diocesana da gennaio sono 145,” spiega Fernando, “di cui 102 a Lanciano e 43 a Ortona.” Questo rappresenta un aumento del 65% rispetto alle 94 nuove famiglie accolte nel 2023, con un totale di 141 famiglie attualmente assistite, di cui il 68% italiane e il 32% straniere.
Caritas, supportata da un gruppo di 10 volontari, si dedica principalmente alla distribuzione di beni di prima necessità, assistenza sanitaria, pagamento delle bollette e supporto alle persone emarginate. “Cerchiamo di fare il possibile, non lasciamo nessuno indietro,” affermano i coniugi Di Cicco e Rapino. Nei primi sette mesi del 2024, sono state consegnate circa 2.550 spese alimentari mensili, grazie al Banco Alimentare Abruzzo, AGEA, FEAD, e fondi dell’8 x 1000.

Famiglie monoreddito e coniugi separati
Una novità preoccupante è l’aumento delle famiglie monoreddito in difficoltà e dei coniugi separati o divorziati. “Sono 26 le famiglie in questa condizione, rappresentando il 18% dei nostri assistiti,” evidenziano i responsabili. Le difficoltà economiche si sommano alla sofferenza emotiva, specialmente in presenza di figli e un solo stipendio. Caritas sta cercando di attivare nuove iniziative, come la raccolta farmaci e il farmaco sospeso nelle farmacie, per rispondere alle crescenti richieste di aiuti per le cure mediche.
Caritas ha stabilito accordi con il Comune, le politiche sociali, il carcere e recentemente anche con il tribunale di Lanciano. Un nuovo accordo permette di accogliere persone che possono svolgere lavori socialmente utili. Inoltre, il legame con il carcere include anche donazioni e la vendita di oggetti realizzati dai detenuti, il cui ricavato andrà alla Caritas.
Monsignor Emidio Cipollone commenta: “La Caritas è uno dei frutti del Concilio Vaticano II. La sua funzione è prevalentemente pedagogica, tesa a far crescere il senso umano e cristiano della giustizia, della solidarietà e della sussidiarietà.” L’arcivescovo ringrazia Carmen, Fernando e tutti i collaboratori, sottolineando l’importanza di rendere la Caritas diocesana sempre più efficace e accogliente.
La Caritas diocesana continua a rappresentare un faro di speranza e sostegno per molte famiglie in difficoltà. La crescita del 65% nelle richieste di aiuto nei primi sette mesi del 2024 è un segnale di quanto sia necessario il supporto della comunità e delle istituzioni per affrontare le sfide future e garantire che nessuno venga lasciato indietro.