Scatta l’allarme per la chiusura del reparto di Rianimazione dell’ospedale “Floraspe Renzetti” di Lanciano. I lavori bonifica dall’amianto porteranno al trasferimento a Chieti di parte del personale. Diversi esponenti del centrosinistra, tra cui il capogruppo regionale del Movimento Cinque Stelle, Francesco Taglieri, non hanno tardato ad esternare il proprio disappunto. “Dopo cinque anni dai precedenti lavori di bonifica – sottolinea il consigliere pentastellato – arriva un nuovo cantiere per la rimozione dell’amiantio: si torna su lavori già fatti, evidentemente male, costati cari alle tasche dei cittadini che, in cambio, ricevono solo disservizi e disagi.

L’ospedale “Renzetti” era un Dea di 1° livello che questo governo regionale, assieme ai vertici della Asl2, ha volutamente depotenziato e che ora, come dichiarato dal Direttore Schael, potrebbe diventare una struttura a vocazione medica – afferma ancora Taglieri.
I posti letto devono restare al Renzetti, non possono essere trasferiti. Non vorremmo che la ribonifica dell’amianto fosse pretestuosa per mettere i sigilli a una struttura che ogni giorno perde pezzi a causa dell’incapacità della politica e della direzione strategica della Asl2. Come sempre fatto, anche questa volta sarò in prima linea per difendere e tutelare il nostro ospedale, i dipendenti e i cittadini che hanno diritto alle giuste cure e ad una buona assistenza”.
Anche il segretario provinciale del Partito Democratico Leo Marongiu afferma che “spostare il reparto di rianimazione rappresenterebbe un punto di non ritorno per il nosocomio frentano” chiedendo all’amministrazione comunale di vigiliare sulla situazione.