In un’indagine condotta dalla Guardia di Finanza di Chieti, il comando provinciale ha notificato avvisi di conclusione delle indagini a tre persone, accusate di “maltrattamenti e indebito utilizzo e falsificazione di strumenti di pagamento diversi dai contanti”, coinvolgendo 22 parti offese.
L’inchiesta è stata avviata in seguito a controlli mirati al contrasto del lavoro sommerso in una Residenza Sanitaria Assistenziale (RSA) locale.
I militari della Compagnia di Lanciano, sotto la guida del capitano Domenico Siravo e su delega della Procura della Repubblica frentana, hanno scoperto durante un controllo che cinque lavoratori della RSA erano impiegati senza regolare contratto, ovvero in nero.
Gli approfondimenti hanno portato alla luce numerosi episodi di soprusi sugli ospiti della struttura
L’indagine, coordinata dal Sostituto Procuratore dottoressa Miriana Greco, ha utilizzato video-fotografie, chat telefoniche e testimonianze di dipendenti, ospiti e loro parenti per documentare i maltrattamenti. Il gestore dei servizi socio-sanitari, un 45enne residente a Lanciano, è accusato di aver posto in essere azioni disumane, lesive della dignità e della salute degli anziani.

Tra le gravi violazioni riscontrate, è emerso l’uso di armadi metallici intorno ai letti per impedire la deambulazione dei pazienti, il distacco notturno dei campanelli salvavita e la mancata segnalazione di un focolaio di scabbia scoppiato a inizio 2023.
Inoltre, i farmaci venivano sostituiti con flaconi riempiti d’acqua.
Un ulteriore aspetto inquietante è stato scoperto: il gestore della RSA avrebbe effettuato prelievi non autorizzati dal conto corrente di un anziano, per un totale di oltre 7 mila euro. Questi fondi venivano accumulati tramite ricariche Postepay e utilizzati per acquisti personali.
La frode è stata confermata da controlli sulla documentazione bancaria e commerciale, con la complicità di una dipendente di 52 anni di Lanciano e un uomo di 63 anni di Paglieta.
Il comandante provinciale, colonnello Michele Ladarola, ha definito la vicenda “amara e con dei risvolti inquietanti”, esprimendo piena solidarietà agli anziani vittime dei maltrattamenti e delle frodi. “Nella loro condizione di evidente fragilità, sono stati oltraggiati nell’animo e defraudati nelle sostanze”, ha dichiarato Iadarola, sottolineando la gravità delle azioni scoperte.










