Un uomo trentanovenne originario della Tunisia è stato arrestato oggi su proposta della procura distrettuale dell’Aquila: è accusato di appartenere a un’associazione terroristica e d’istigazione a delinquere. Il fermato, che risiedeva già da un anno in Italia con moglie e figli, è stato portato nel carcere di Vasto in attesa della convalida del fermo.
L’arresto è scattato a seguito di una complessa e articolata attività di indagine dei carabinieri del Ros, coordinata dalla direzione distrettuale antimafia e antiterrorismo dell’Aquila.
Stando a quanto ricostruito dagli investigatori, l’uomo aveva messo in atto un rapido e intenso processo di “autoradicalizzazione” islamista, con connotazioni estremiste di natura salafita, in particolare a partire dal 7 ottobre 2023, data dell’attentato terroristico, noto come “Diluvio di Al Aqsa”, a opera di organizzazioni jihadiste riconosciute come terroriste dall’Unione Europea.
Gli investigatori si sono mossi dopo aver verificato che l’uomo arrestato a Fresagrandinaria aveva stretto amicizia su Facebook con Abdessalam Lasoued, anch’egli di origini tunisine, accusato dell’attentato terroristico dela Bruxelles. Quel giorno, l’uomo, armato di un’arma di tipo militare, due cittadini svedesi prima di essere a sua volta abbattuto dalla polizia belga.
Ad aprile scorso è scattata la perquisizione, che ha portato al sequestro di diversi dispositivi elettronici. All’interno, è stata trovata una continua attività di propaganda apologetica tramite social, con post e commenti a favore di organizzazioni terroristiche di matrice jihadista.
All’indagato viene contestato di aver messo in atto una vera e propria attività di promozione del programma eversivo e terroristico jihadista, rilanciando sui suoi canali diversi post di propaganda da soggetti online che riportavano copioso materiale apologetico, servendosi di internet come una vera e propria cassa di risonanza della violenza e dell’odio. In particolare, viene accusato di aver pubblicato immagini antisemite, antioccidentali e riferite al jihad militare contro gli “infedeli”, anche al costo del “martirio”, avendo come obiettivo ultimo la realizzazione del califfato mondiale.