Ieri, martedì 21 maggio a Lanciano si è tenuto l’evento “Scelgo quindi sono”, realizzato nell’ambito di una campagna di sensibilizzazione contro l’uso delle sostanze stupefacenti. Tra i relatori era presente anche il rapper Armando Sciotto, al secolo Chicoria, che ha fortemente criticato la legge del 2006 promossa dall’allora ministro Carlo Giovanardi che equipara le droghe pesanti a quelle minori.
Secondo il musicista tale provvedimento avrebbe finito per aumentare lo spaccio. “Con qualsiasi scemenza in tasca – ha sottolineato – ti prendevano e ti portavano in carcere, e quando finisci dentro la tua vita è completamente distrutta, perchè nella tua mente s’instaurano dinamiche criminali che ti porteranno sempre a comportari come tale”.

Non si è fatta attendere la risposta di Giovanardi secondo cui Chicoria “avrebbe esposto teorie fantasiose e menzognere con ripetuti atti diffamatori. A ciò – ha sottolineato l’ex ministro – si aggiunge un’informazione scorretta e fuorviante visto che ai ragazzi non è stata illustrata la norma in vigore che risale al Governo Renzi ed è stata approvata all’unanimità dal Parlamento. Essa prevede la detenzione fino a 18 anni per chi causa la morte di persone guidando sotto l’effetto di cannabis o altre droghe. Mi aspetto spiegazioni convincenti da parte degli organizzatori per evitare che in futuro scuola ed enti locali promuovano iniziative per i giovani con la presenza di cattivi maestri”.
Sulla polemica è arrivato anche il commento di Maurizio Gasparri, presidente dei senatori di Forza Italia che all’agenzia Adnkronos ha affermato: “Quando si scelgono i relatori per un evento dedicato agli adolescenti e in teoria finalizzato a contrastare l’uso di droghe, è doveroso farlo in modo sensato e responsabile. Dare spazio a cattivi maestri e pseudo artisti, come accaduto a Lanciano con il rapper Armando Sciotto, detto ‘Chicoria’, significa sbagliare totalmente il messaggio che si manda.
E infatti i ragazzi di terza superiore che hanno partecipato all’incontro, si sono sentiti raccontare che le leggi sul contrasto alla droga, come quella voluta dall’allora ministro Giovanardi, avrebbero addirittura aumentato lo spaccio. Ed è stato fatto intendere loro che una modica quantità di cannabis tutto sommato va bene. È una falsità. La cannabis fa male perché contiene principi attivi molto pericolosi, soprattutto per i più giovani. Giusto, dunque, puntare sulla prevenzione e sull’informazione, purché sia seria e veritiera, anziché fuorviante come quella data a Lanciano”.