Crisi dell’informazione: Il Partito democratico condivide le preoccupazioni espresse dal sindaco di Teramo e presidente regionale dell’Anci, Gianguido D’Alberto, in merito all’impoverimento del settore dell’informazione in Abruzzo, e rilancia la proposta di una legge regionale sull’editoria, che la maggioranza di centro destra si era impegnata a fare entro il suo primo anno di legislatura.
”E’ passato un lustro da quella promessa- spiega Daniele Marinelli segretario regionale del Pd- nulla è stato fatto, se non un timido tentativo attraverso un progetto di legge approvato dalla giunta regionale nell’ottobre scorso (con una dotazione finanziaria nettamente insufficiente: appena 200mila euro) e subito sommerso dal silenzio.
Si giunga in tempi brevi a una proposta seria e articolata – cui anche il Partito Democratico darà il suo contributo in termini propositivi – da emanare dopo aver ascoltato in primis gli enti di categoria(Ordine e sindacato). Al contempo, nell’esprimere solidarietà ai giornalisti del quotidiano Il Centro, auspichiamo la ripresa di un confronto sereno e costruttivo con la proprietà, che riporti armonia nelle redazioni del giornale locale più letto in Abruzzo”.
Il primo a porre la questione dell’importanza di una legge regionale sull’editoria, che aiuti il settore a superare le difficoltà, era stato proprio il sindaco di Teramo D’Alberto che, esprimendo piena solidarietà ai giornalisti de Il Centro, aveva parlato di un’emergenza informativa regionale da affrontare.
“In Abruzzo, ancor più che nel resto d’Italia, continuiamo ad assistere, ormai da tempo, a un costante depauperamento del sistema dell’informazione. Una situazione che rappresenta un rischio per la tenuta democratica delle nostre comunità. E’ necessario aprire una vertenza generale su una questione, quella del diritto-dovere all’informazione, sancito dall’articolo 21 della Costituzione, che ci riguarda tutti e che misura lo stato di salute di ogni democrazia. Per questo credo sia assolutamente necessario che tutte le istituzioni e gli enti del territorio, a partire dall’Università e dalla Regione, insieme all’Ordine e al Sindacato dei giornalisti, lavorino per far partire in Abruzzo gli Stati generali dell’informazione”.
D’Alberto ricorda, inoltre, come l’Abruzzo in questi anni abbia perso redazioni, giornali, televisioni.
“Fino ad oggi tutti i cambiamenti che hanno interessato il sistema dell’informazione si sono trasformati solo ed esclusivamente in tagli all’occupazione e in un precariato dilagante che non fanno bene al nostro sistema democratico – conclude D’Alberto – per questo credo sia necessario mettere insieme istituzioni, ordine e sindacato per trovare, insieme, una strada che tuteli il sistema informativo e, quindi, il diritto dei cittadini a un’informazione di qualità che solo dei professionisti possono offrire”.