Il 1 novembre scorso a Casoli una donna inglese, Michele Faiers di 66anni venne ritrovata morta con nove coltellate alla schiena e al torace nel suo casolare di contrada Verratti. Di quello che fin da subito apparve come un omicidio venne accusato il marito Michael Whitebread, un 74enne anch’esso orginario del Regno Unito, che nel frattempo era fuggito in patria. Oggi la Corte dei magistrati di Westminster ha ordinato l‘estradizione in Italia di Michael Whitbread già agli arresti in Inghilterra.
L’estradizione è stata confermata dal Crown Prosecution Service (Cps). Dopo la decisione dei giudici inglesi l’indagato avrà una settimana di tempo per proporre appello contro la sua estradizione: l’uomo è accusato di omicidio volontario aggravato dal rapporto di convivenza.
Il decreto di giudizio è stato inviato urgentemente dal procuratore a Londra e al ministero di Giustizia e ufficio cooperazione giudiziaria internazionale. Parti offese al processo saranno le figlie di Michele, Sarah, Brooke, Harriet, quindi la madre Diana, il fratello Norman e la sorella Trina.
“I nostri pensieri sono principalmente rivolti alla famiglia di Michele Faiers” – ha commentato il capo dell’unità di estradizione del Cps, John Sheehan – chiediamo che non vi siano speculazioni sui fatti del caso che potrebbero essere oggetto di appello, e che Michael Whitbread possa ricevere un giusto processo in Italia.Questo è un eccellente esempio di come il Cps guidi la cooperazione nazionale e internazionale nel campo della giustizia penale”.
Nel frattempo il procuratore capo di Lanciano, Mirvana Di Serio, ha chiesto e ottenuto dal gip Chiara D’Alfonso il giudizio immediato per Whitbread e il processo in Corte d’Assise, con presidente Massimo Canosa, è stato fissato al prossimo 22 novembre.