ORTONA- Morte dei due fratellini cinesi avvenuta nel tratto di mare antistante il Foro a Ferragosto del 2019, chiesti cinque anni di reclusione per i quattro imputati accusati di cooperazione colposa in omicidio colposo.
Gli imputati sono i genitori dei due bimbi, che vivono da 20 anni a Montesilvano, un dirigente del Comune e il responsabile unico del procedimento relativo all’affidamento del servizio di fornitura, posa in opera e manutenzione della cartellonistica balneare.
I genitori, fra l’altro, non avrebbero impedito che i due figli, di 11 e di 14 anni, si tuffassero in acqua, nonostante il mare mosso, il vento teso e la forte risacca nella zona delle scogliere e non avrebbero esercitato il controllo dei figli in acqua che una volta entrati in mare si sono allontanati dalla riva, arrivando a ridosso delle scogliere dove sono morti. I due dipendenti del comune avrebbero invece violato l’ordinanza balneare della Capitaneria di porto.
La cartellonistica balneare, secondo l’accusa, non sarebbe stata posizionata in modo corretto sia con riferimento alla distanza fra i vari ombrelloni, sia con riferimento alle dimensioni dei cartelloni.
Secondo i difensori che hanno chiesto l’assoluzione per i loro assistiti, la Procura non ha provato in maniera precisa le responsabilità: nel caso dei genitori il padre ha tentato, senza riuscirci, di salvare i figli gettandosi in acqua, mentre la madre era con un altro figlio più piccolo. Per quanto riguarda i dipendenti comunali le omissioni loro contestate non hanno trovato alcun riscontro.
Il processo è stato aggiornato al 4 aprile per le repliche, al termine delle quali verrà pronunciata la sentenza.
- Daniela Cesarii