TERAMO– Il Memoriale della Shoah Yad Vashem di Gerusalemme ha concluso il complesso iter iniziato nel 2021 e promosso da Paola Fargion e Meir Polacco volto all’attribuzione del titolo di “Giusto tra le nazioni” a favore di Umberto Adamoli. Attraverso una ricerca lunga e minuziosa Paola Fargion e Meir Polacco sono riusciti a ritrovare alcuni discendenti dei tanti ebrei perseguitati italiani e stranieri che, durante la Shoah, Adamoli protesse, nascose e salvò dalla barbarie nazifascista a rischio della sua stessa vita.
Adamoli nasce a Teramo il 10 maggio 1878, sceglie la carriera militare arruolandosi nel Corpo della Regia Guardia di Finanza all’età di 18 anni. Decorato con la medaglia d’argento per valorose azioni di guerra nel maggio 1916, diventa Capitano il 1 giugno 1919 e viene promosso al grado di Tenente Colonnello della Regia Guardia di Finanza con decorrenza 8 agosto 1941. È podestà prima a Silvi e poi a Teramo dal 1939 alla Liberazione, contribuendo alla salvezza di innumerevoli ebrei triestini e stranieri dalla deportazione nei campi di sterminio nazisti. Si distingue inoltre per un atto di eroismo, offrendosi in ostaggio ai tedeschi che intendevano operare una rappresaglia contro 100 inermi cittadini teramani a seguito dei fatti di Bosco Martese. Coniugato con la moglie Clarice e senza figli, una volta rimasto vedovo trascorre gli ultimi anni tra Teramo e Silvi dedicandosi ad opere benefiche e alla scrittura. Muore a Teramo il 27 settembre 1962.
A questo eroe rimasto nell’ombra per oltre mezzo secolo il Memoriale della Shoah Yad Vashemha attribuito l’onorificenza di “Giusto tra le nazioni ” il 7 dicembre. Il suo nome sarà scolpito sulle pietre del Muro d’Onore del Memoriale a Gerusalemme e in una cerimonia pubblica, la cui data sarà definita dall’Ambasciata di Israele in Italia nei prossimi mesi, i discendenti riceveranno l’attestato di “Giusto tra le Nazioni” e la medaglia con impresso il suo nome.
“Non posso che esprimere l’orgoglio dell’intera comunità teramana per il riconoscimento del nostro concittadino – sottolinea il sindaco di Teramo Gianguido D’Alberto- riconoscimento che conferma l’impegno, nella storia delle donne e degli uomini del nostro territorio, nella scelta della parte giusta da cui stare, nella difesa del valore della vita e della dignità umana, che vanno messi al centro di ogni azione, in ogni tempo e in ogni luogo. Per questo ringraziamo Paola Fargion e Meir Polacco per lo straordinario lavoro svolto e la famiglia Adamoli, con la quale nei prossimi mesi celebreremo insieme, con orgoglio condiviso, la figura di Umberto Adamoli “Giusto tra le nazioni”.
Daniela Cesarii








