VILLAMAGNA – Protesta, questa mattina, di un centinaio di viticoltori abruzzesi a bordo dei loro trattori che chiede un sostegno dopo i danni causati della Peronospora e dalle calamita naturali. La manifestazione è stata promossa dal “Comitato viticoltori per la vite”, composto da 20 cantine ed enti del settore, per sottolineare l’inadeguatezza del sostegno ricevuto da parte delle istituzioni in relazione al drammatico calo della produzione.
Nella protesta i viticoltori hanno ribadito “la necessità di un sostegno alla mancata produzione alla stregua di quanto fatto in altre Regioni con consistenti interventi governativi da cui l’Abruzzo è stato escluso”.
La richiesta formalizzata in una nota è “l’attivazione di una serie di provvedimenti che dovrebbero alleggerire gli impegni che le stesse entità produttive hanno nei confronti delle banche e dei loro fornitori, quale sospensione dei mutui e finanziamento scorte”.
Si amenta, inoltre, l’impossibilità di un dialogo costruttivo e risolutivo tra istituzioni e produttori che rischia di creare seri problemi al settore chiedono “di avere ‘ossigeno’ per arrivare fino alla conclusione della vendemmia 2024 ricordando come il mancato ricavo della vendemmia 2023 ha generato una scarsità di liquidità”.
Hanno aderito i “Giovani Viticoltori Abruzzesi “ un’associazione di giovani viticoltori (under 40 ), attiva da circa un mese , presieduta da Andrea Centanni, con Confcooperative Abruzzo, consorzio vini Abruzzo, Daq distretto vino D’Abruzzo, legacoop Abruzzo.
La parola che è più risuonata nel corso della protesta è dignità, dignità che i viticoltori temono di aver perso, delusi anche e soprattutto da una mancanza di ascolto e di volontà delle istituzioni. Si tratta di una prima forma di protesta a cui molto probabilmente seguiranno altre.
Il pericolo è che molte aziende chiudano nei prossimi mesi del 2024.
- Daniela Cesarii