Una contestazione forte e che non riguarda soltanti i partiti di opposizione del centro-sinistra ma anche e soprattutto centinai di utenti e pazienti, impauriti e stanchi per l’ennesimo sgarbo che potrebbe essere perpetrato ai danni dell’ Ospedale “F. Renzetti” di Lanciano. Ma facciamo prima un doveroso passo indietro: nei giorni scorsi il direttore generale della Asl 02 Thomas Schael aveva prennanuciato il trasferimento del reparto di Dialisi e Nefrologia dal nosocomio frentano a quello di Atessa. Una decisione che ha naturalmente creato polemiche ed un secco botta e risposta tra i consiglieri regionali Mauro Febbo (FI) che lo ha giustificato come un semplice “trasferimento di unità dello stesso territorio” e Francesco Taglieri (M5S) che ha parlato senza mezze misure “dell’ennesimo scippo al Renzetti e di un grande danno per i pazienti”.
Questa mattina il fronte del “no” composto da Partito Democratico, Progetto Lanciano, Lanciano X Tutti, Lanciano Vale, Lanciano in Comune, Europa Verde, Movimento 5 Stelle, Azione, Uniti X Lanciano e Sinistra Italiana si è ritrovato dinanzi al “Renzetti” per far sentire alta la propria voce e difendere l’ennesimo presidio medico che rischia di scomparire. “Visto che le nostre proposte non sono state ascoltate – ha affermato Leo Marongiu, consigliere provincial del PD – siamo stati costretti a chiamare a raccolta i cittadini frentani e del territorio per manifestare la nostra posizione nei confronti della politica e della direzione aziendale.
Vorrei ricordare quindi Giulio Bomba che ha letteralmente donato se stesso in difesa del reparto di Dialisi e Nefrologia e che oggi sono certo sarebbe a combattere qui con noi. Chiediamo al sindaco Paolini di svegliarsi e di scegliere di difendere il “Renzetti” anche contro le logiche di partito. Non è credibile il suo sostegno a Schael e noi siamo qui oggi riuniti per chiedere un cenno concreto in difesa di un ospedale che è al collasso che vuole essere spezzettato e stravolto senza dare il minimo ascolto alle richieste ed ai bisogni degli utenti.
La nostra – ha sottolineato ancora Marongiu –non è un propoganda strumentale visto che già in passato l’exs sindaco Pupillo aveva incontrato Schael chiedendo di realizzare un nuovo ospedale monoblocco nell’area dell’attuale obitorio e parcheggio. L’idea di Schael è “scellerata” perchè in futuro porterà a delocalizzare non solo la dialisi ma anche tanti altri reparti: la nostra non è una battaglia di campanile ma in difesa dei servizi e dell’assistenza medica, visto che anche il sindaco di Atessa Giulio Borrelli ed il comitato ristretto dei sindaci del comprensorio ha espresso un parere fortemente negativo all’idea di Schael, che porterà ad un vuoto e a nuovi ed evitabili viaggi della speranza”.
- Simone Cortese