Terremoto politico a Palazzo di città. Le accuse dell’opposizione: “Il Sindaco e tutta la giunta sono arrivati al capolinea, irresponsabile andare avanti così altri 36 mesi con questa litigiosità interna”
Leo Marongiu commenta l’intervento del consigliere di Maggioranza Fernando De Rentiis il quale, nel corso del consiglio comunale dello scorso 3 ottobre ha “suonato la sveglia” a quella che ritiene una maggioranza “ambigua” con cambi di casacca in atto, e movimenti non dichiarati, ma noti a tutti di componenti della Lega verso FDI.
“Senza il sindaco Paolini non stareste qui- ha detto De Rentiis- gli organi di governo passano i sindaci no!”
Dalle pagine del “Centro” ha poi rincarato la dose chiedendo le dimissioni del vice sindaco Danilo Ranieri i quale ha poi risposto con un secco ” penso a lavorare, non ti curar di loro ma guarda e passa”.
“Che pensasse davvero a lavorare, ci ha detto De Rentiis, raggiunto da noi telefonicamente, ” tutti i nodi verranno al pettine, ricordasse solo che le sue deleghe sono della Lega e lui al momento è ancora del partito di Salvini o sta seguendo Campitelli verso nuovi MELONIANI lidi? E come si potrà ancora continuare a fare l’assessore, riferendosi alla presunta candidatura di Paolo Bomba se si vuole correre per la regione? “
Questa mattina il comunicato dell’opposizione, che ha di sicuro preso la palla al balzo dopo l’intervento di De Rentiis il quale ha fornito, dopo mesi di vuoto e mezze verità un dibattito politico.
” Mentre Lanciano e i cittadini attendono soluzioni, proposte, coraggio nelle scelte, la maggioranza, dice Marongiu, di Paolini va in frantumi a nemmeno due anni dall’elezione: ora è chiaro a tutti, anche a loro, che quel patto era unicamente interessato alla riconquista delle poltrone, dei piccoli centri di potere e di nomine negli enti.
E’ ormai chiaro che il malumore dei cittadini, rispetto a questi 2 anni negativi del terzo mandato di amministrazione Paolini, inizi a suscitare fibrillazioni all’interno della maggioranza.
Gli stessi consiglieri comunali solo 1 mese e mezzo fanno hanno definito “poco coraggioso” il bilancio di previsione ed oggi esprimono in modo ancora piu’ esplicito l’irritazione verso assessori pronti a cambiare casacca e pronti a candidarsi alle regionali, inseguendo percorsi di ambizione personale senza che, in questi 24 mesi, siano riusciti a mantenere una sola delle tante mirabolanti promesse della campagna elettorale.
In questo clima, rincara l’ex candidato sindaco del centro sinistra, il Sindaco Filippo Paolini ha perso completamente il polso della situazione: questo fare pilatesco e sonnolento del primo cittadino, sta portando a sbattere non solo la maggioranza di centrodestra ma proprio la Città che aspetta risposte e soluzioni veloci sui grandi temi e che invece deve assistere a figuracce che si susseguono come la disorganizzazione delle feste di Settembre, l’incresciosa gestione dei box di Via Monte Maiella, l’appoggio incondizionato ad una politica sanitaria che sta uccidendo la sanità frentana e che ha ormai paralizzato il Renzetti.
Il Sindaco e tutta la giunta sono arrivati al capolinea, irresponsabile andare avanti così altri 36 mesi con questa litigiosità interna, inconcludenza e con questo arrivismo sfrenato di cui abbiamo avuto le avvisaglie già dal primo mese con la voracità di chi, come prima cosa, si è ri-adeguato l’indennità di carica senza nemmeno attendere gli aumenti che sono poi arrivati per legge. Una vergogna ed uno schiaffo a tutti i lancianesi”