Le Feste di Settembre si apprestano ad entrare nel vivo e uno degli appuntamenti più attesi dai lancianesi, è la sfilata dei carri per il Dono alla Madonna del Ponte che anche quest’anno si ripeterà come da tradizione. Il Dono è un vero e proprio rito, ma anche una festa dai caratteri diversi, che si celebra sulla base di una forte connotazione cristiana, com’è appunto la devozione nei confronti della Vergine ma al tempo stesso vede la presenza anche di un lato tipicamente rurale, che ci parla del lavoro della terra e dei suoi frutti, del sudore dei contadini e del ciclo delle stagioni e dei mesi.
Senza dimenticare i riferimenti ancestrali ed al paganesimo sempre presente, seppur nel substrato, negli usi e nei costumi della civiltà contadina frentana ed abruzzese: del resto il dono di fiori, frutta, ortaggi e prodotti della terra ricorda molto le cerimonie simili che avvenivano nell’antica Grecia prima ed a Roma in seguito con cui il popolo attraverso queste offerte, chiedeva aiuto, protezione e sostegno alle numerose divinità del pantheon classico. Su tutte quella Cerere, dea materna della terra e della fertilità, nume tutelare dei raccolti, ma anche dea della nascita, poiché tutti i fiori, la frutta e gli esseri viventi erano ritenuti suoi doni, tant’è che si pensava che avesse insegnato agli uomini la coltivazione dei campi.
Il Dono ricade non a caso l’8 settembre, giorno della Natività della Vergine e fin dalla mattina partendo dai Viali, fino in piazza Plebiscito, Lanciano si colora di profumi, suoni e fede quella che le trentatré contrade frentane mostrano alla santa patrona, la Madonna del Ponte. I carri allegramente allestiti per l’occasione, sfilano in festa sul corso Trento e Trieste con frutta, verdura, dolci, animali che attirano come sempre l’attenzione dei più piccoli e le immancabili riproduzioni delle scene di vita contadina.
Quello che prima, con tutta probabilità era un corteo di donne che intonavano canti e inni sacri, è diventato un appuntamento ben più folcloristico e pittoresco in cui i carri allegorici prendono la scena delle Feste per una mattinata intera. A fine giornata, intorno alle 19 tutti i prodotti della terra donati dai contradaioli insieme ad alcuni piatti della tradizione, preparati dai ristoratori locali, saranno battuti all’asta e, tutto il ricavato verrà donato, dal sindaco Paolini e dal presidente del comitato feste, Fernando Rosato, alla cattedrale della Madonna del Ponte.
. Simone Cortese