ORTONA- Futuro incerto per i lavoratori ex Yokohama, le sigle sindacali, Filctem-Cgil Abruzzo Molise, Uiltec-Uil Abruzzo, Femca Cisl, preoccupate per la situazione, hanno convocato sabato mattina un’assemblea alla sala Eden per fare il punto della situazione.
All’incontro hanno preso parte anche il sindaco Leo Castiglione e l’assessore alle attività produttive, Paolo Cieri. Dopo l’accordo siglato nel 2021 con AlfaGomma per l’acquisto del sito della multinazionale giapponese e la riassunzione dei circa 80 dipendenti ad oggi la situazione resta molto difficile per i lavoratori.
Alcuni di loro non sono mai stati richiamati per cui di fatto sono rimasti senza lavoro e senza ammortizzatori sociali, altri sono stati assunti con la promessa che sarebbero andati temporaneamente a Teramo ma che poi sarebbero rientrati sullo stabilimento di Ortona ma così non è stato, altri ancora sono stati assunti su Ortona ma sono spesso in cassa integrazione come sta succedendo in questo momento.
Una situazione complessa che preoccupa le sigle sindacali e che sta esasperando i lavoratori
«L’incontro- ha spiegato il sindaco Castiglione- ha fatto emergere la grande delusione di tutti noi sulle mancate promesse, fatte in sede di accordo, di AlfaGomma. Un piano di investimenti e di diversificazione della produzione che non è stato attuato e che oggi da un lato porta alla cassa integrazione dei lavoratori dello stabilimento di Ortona e dall’altro giustifica lo spostamento di molti lavoratori su Teramo. Ci aspettavamo molto da quell’accordo, ma oggi dobbiamo prendere atto che la proprietà non ha mantenuto fede al suo impegno. Si inizia, quindi, un nuovo percorso sempre a tutela dei nostri lavoratori e del sito».
Un nuovo inizio dunque che come commenta Carlo Petaccia della Filctem-Cgil Abruzzo Molise vede tutti uniti a difesa del livello occupazionale.
«In questa lotta siamo compatti con la Regione e l’amministrazione comunale. Ora aspettiamo di conoscere l’esito dell’incontro chiesto dalla Regione Abruzzo, con l’assessore al ramo Pietro Quaresimale, proprio dopo l’ultimo incontro avvenuto in Regione quando grande assente era stata la proprietà. Noi ora abbiamo bisogno del confronto con la proprietà per poter poi perché è quello che è mancato in tutto questo tempo».
Intanto i lavoratori di Ortona saranno in cassa integrazione fino alle ferie di agosto.
- Daniela Cesarii