ORTONA- Un applauso alle 17 di ieri ha sancito la fine delle manovre d’attracco alla banchina nord della Humanity 1, imbarcazione tedesca della ong Sos Humanity, e la fine di un viaggio lunghissimo per il gruppo di 197 migranti salvati in cinque differenti operazioni coordinate dal Centro di soccorso e ricerca di Roma.
Dei 197 migranti 25 sono donne, di cui due incinte, e 40 sono minori di cui due sotto i due anni. I primi a sbarcare sono stati proprio loro i bimbi chi in braccio ai mediatori culturali chi mano nella mano alla loro mamma e le donne incinte.
Ad attendere i migranti, provenienti da Burkina Faso, Camerun, Gambia, Guinea, Costa d’Avorio, Liberia, Mali, Nigeria, Senegal, Sudan sud oltre alla Protezione civile, alla Croce rossa c’erano i mediatori culturali della Verso probo, cooperativa sociale che gestisce i Cas e i Sai per conto dello Stato: «I migranti arrivano molto disorientati- spiega Franca Anzellotti responsabile di un centro d’accoglienza in provincia di Chieti- Alcuni non hanno mai visto il mare e si sono trovati a viaggiare su mezzi di fortuna per giorni e giorni».
Save the Children Italia era presente, invece, con una chief operating officer e una social worker
«Prendiamo parte a tutti gli sbarchi soprattutto se nel gruppo sono presenti minori come nel caso di Ortona- spiega Giovanna Di Benedetto media officer della ong – Ci impegniamo a fornire assistenza fin dal primo momento dello sbarco grazie alle nostre figure specializzate. Diamo informazione su dove si trovano, cosa possono aspettarsi nell’immediato futuro, i rischi che possono correre proseguendo il cammino in Europa da soli, illustriamo i loro diritti e i servizi di cui possono usufruire. Un intervento che deve essere offerto nell’immediato per via dell’elevata vulnerabilità dei soggetti con cui ci confrontiamo».
Sono persone, infatti, ricordiamolo, che molte volte hanno visto morire i loro cari o sono state loro stesse vittime di violenza.








Tutta la procedura è stata come al solito gestita e coordinata dalla Prefettura: «Questo è lo sbarco più corposo avvenuto finora ad Ortona- commenta il vice prefetto Gianluca Braga- Ci sarà una delicata operazione di riparto dei migranti con la consueta attenzione ai 40 minori. Una parte dei migranti resterà in Regione un’altra parte, invece, sarà ospitata in strutture extra regionali».
Dopo le prime procedure d’ accoglienza avvenute in banchina, il gruppo è stato trasferito al palazzetto dello sport di Villa Caldari per l’identificazione, da li poi i migranti verranno portati nei centri loro assegnati.
- Daniela Cesarii