Nei giorni scorsi si è molto parlato a Lanciano di un nuovo insediamento commerciale nella zona di Via Tinari, con l’arrivo in città di un fast food a marchio McDonald, inoltre nella zona dovrebbero essere avviate altre attività commerciali delle quali al momento non si hanno informazioni, si parla della nascita di supermercati.
20 anni fa la nascita di due centri commerciali a poche centinaia di metri l’uno dall’altro, decretarono la morte del commercio in centro città. Il passeggio, l’offerta più variegata in pochi anni ha visto il passeggio per lo shopping dirigersi verso i centri commerciali. Situazione questa simile in tutta Italia.
Ora, oltre allle nuove attività commerciali saranno costruiti palazzi, strade e parcheggi.
“Il risultato di tutta questa operazione, si legge in una nota stampa a firma di Rita Aruffo Stefano Luciani Europa Verde Frentania, al di là dei marchi commerciali e di quante palazzine saranno realizzate, sarà l’ennesima speculazione immobiliare con relativo consumo di suolo, in barba a qualsiasi logica o politica di sostenibilità che a gran voce ci viene richiesta soprattutto dal’Unione Europea”.
Sono decine i cantieri aperti in questo momento in città.
“Il consumo di suolo è una delle attività che sta influenzando maggiormente il cambiamento climatico e che sta creando in tutti i contesti urbani delle vere e proprie isole di calore. Inoltre si verificano sempre più spesso, in virtù proprio dei cambiamenti climatici, eventi estremi che si abbattono sulle città. Nel 2022 in Italia sono stati 310 quelli che hanno provocato 29 morti con un aumento del 55% rispetto all’anno precedente, con costi tra i 150 e i 200 miliardi di euro.
Le città avendo impermeabilizzato quasi completamente il proprio suolo vengono danneggiate da alluvioni, allagamenti, danni a persone, a case, a strade, con rischio per la sicurezza dei cittadini e aggravio per le casse dell’amministrazione pubblica”
Nel 2018 proprio uno di questi eventi ha creato grandi pericoli e danni a Lanciano, con allagamenti diffusi, come in via per Fossacesia, dove l’Eurospin venne completamente allagato, il centro commerciale Pianeta evacuato, diversi sottopassi allagati, con auto intrappolate e danni su tutto il territorio comunale, già interessato in diversi punti dal dissesto idrogeologico. Tutto questo per fortuna non ebbe conseguenze per le persone, si rischio molto però, e ci sono stati danni per oltre 1 milione di euro.
“In questo contesto- continua la nota stampa- di parlare di nuovi insediamenti in toni trionfalistici, in maniera superficiale, senza approfondire le ricadute sociali, economiche, ambientali, senza valutare eventuali alternative e mettere sulla bilancia i vantaggi e gli svantaggi di un’azione di questo tipo, ci pare fuori tempo e fuori luogo.
La Aruffo e Luciani fanno poi un elenco di quelli che sarebbero i rischi di nuovi insediamneti commerciali/abitativi:
- Ricadute commerciali negative: insistendo con grandi attività commerciali in una zona semi- periferica, già interessata da grandi superfici commerciali che in qualche modo hanno già danneggiato le attività in centro città, si rischia ancora una volta di creare una barriera agli esercizi commerciali posti su altre zone, non solo in centro, andando ad impoverire ulteriormente il piccolo commercio e la piccola ristorazione, già in evidente difficoltà.
- Ricadute sull’ambiente: realizzare nuovi palazzi strade e parcheggi, con ulteriori esercizi commerciali in una zona già sovraccarica e tra le più trafficate e inquinate di Lanciano, porterebbe ulteriore traffico e ulteriore inquinamento atmosferico.
- Consumo di suolo: Lanciano ha già pagato negli anni scorsi in termini di consumo di suolo, nel 2020/2021 è stato il comune abruzzese con il più alto consumo di solo, ben 26 ettari oltre il doppio di tutti gli altri comuni abruzzesi.
- Calo demografico: negli ultimi 2 anni Lanciano ha perso circa 300 abitanti, un calo demografico che va ormai avanti da anni.
- Aree da riqualificare: a Lanciano sono presenti vaste aree e proprietà abbandonate da anni che potrebbero essere riqualificate, se si pensa alla zona industriale o a diverse strutture ormai abbandonate da tempo.
“In breve, al di là del momentaneo vantaggio economica per il comune , dato dalle entrate amministrative per le nuove costruzioni, c’è un costo reale, in tema di insufficienza delle reti sotterranee, dei servizi e del mancato recupero di intere zone spopolate, che non viene mai calcolato.
Proprio per questo- incalzano– chiediamo delle risposte dall’amministrazione comunale: Lanciano ha proprio bisogno di nuovi supermercati e catene di ristoranti per qualificare il proprio territorio? I lavoratori attualmente occupati nelle attività esistenti, sia nella grande distribuzione che nei piccoli esercizi, possono essere certi di mantenere il proprio posto di lavoro?
Costruire nuove strade e parcheggi intensifica il traffico o lo snellisce? La qualità dell’aria nell’area di Via Tinari verrà monitorata e tenuta almeno ai livelli attuali? Verranno ripristinate aree verdi per compensare il consumo di suolo, in un’area, quella di via Tinari, tra le ultime zone verdi nei pressi del centro abitato? La costruzione di nuovi palazzi è necessaria visto il continuo calo demografico? Non si poteva stimolare o suggerire il nuovo insediamento in aree da riqualificare in modo da avere un doppio vantaggio?
Se si pensa che le nostre sono tutte fantasie e non siamo aderenti alla realtà economica, si esamini attentamente le cause del dissesto idrogeologico “serio”, presente tra il corso Trento e Trieste e la zona del Malvò e di Piazza Garibaldi. La perizia commissionata dallo stesso Comune di Lanciano da una risposta molto esaustiva, che può essere riassunta come segue: completa insufficienza delle reti sotterranee dopo la grande proliferazione e speculazione urbanistica negli anni precedenti. Ora errare è umano, ma perseverare è diabolico.
Aspettiamo fiduciosi delle risposte e ricordiamo che la modernità di una città, ormai da anni, non si misura più su quanti palazzi, strade, parcheggi si costruiscono o supermercati e fast food aprono, ma sulla qualità della vita e il benessere del cittadino“