ORTONA – Parco solare marino: niente accordo tra maggioranza e minoranza.
Il progetto, come si ricorderà, prevede la realizzazione e l’esercizio di un impianto fotovoltaico offshore di tipo galleggiante al largo della costa, nel tratto di mare che va da contrada Ghiomera, contrada Arielli fino al Lido Riccio. La delibera presentata dai consiglieri di minoranza che chiedeva al sindaco Leo Castiglione, alla giunta e ai dirigenti di predisporre le opportune osservazioni viene emendata dalla maggioranza e al termine di oltre quattro ore di discussione viene approvata senza i voti della minoranza.
A dividere i due schieramenti è la certezza dei sei consiglieri di minoranza che l’impianto nuocerà all’economia cittadina, basata su pesca e turismo, e la volontà dell’amministrazione, invece, di aspettare il progetto definitivo dell’impianto, al momento c è solo quello esecutivo, e la relazione ambientale per dire un sì o un no. Per cui l’emendamento, predisposto dal consigliere Antonio Sorgetti, parla di probabilità e non di certezza degli effetti negativi sui settori economici.
Un consiglio comunale che è stato richiesto dal gruppo di minoranza Solo Ortona nella testa è che nelle intenzioni dell’opposizione avrebbe dovuto elaborare un’unica osservazione da presentare entro il termine di giovedì. La quadra non è stata trovata e ognuno, quindi, presenterà le proprie osservazioni.
«Nonostante le contraddizioni evidenti tra il sindaco e alcuni consiglieri di maggioranza al momento del voto tutti si sono ricompattati nel tutelare l’incomprensibile atteggiamento di Castiglione. Prima nel votare un emendamento che, stravolgendo le nostre osservazioni, tendeva solo a trascinare la minoranza nella condivisione delle loro gravi responsabilità, prontamente rigettato da questa parte dei banchi» afferma Angelo Di Nardo, capogruppo del centrodestra in consiglio. Una posizione condivisa con i consiglieri di Solo Ortona nella testa.
«Innanzitutto l’emendamento è un assist all’azienda proponente il mega impianto, poiché mette dubbi sui rischi da noi esposti, quando questi invece sono certi, in quanto è negli atti la sua estrema visibilità anche a molti chilometri di distanza, come anche è certa l’interdizione alla pesca ed alla navigazione in un’area impressionante a cui aggiungere almeno altri 500 metri perimetrali».
Il sindaco dal canto suo rassicura: «La mia amministrazione è sempre attenta ad ogni criticità di carattere ambientale. Anche nel caso dell’istanza di posizionare un impianto fotovoltaico galleggiante siamo pronti a presentare le dovute osservazioni sulla carente documentazione presentata per questa fase preliminare. Dopo di che resteremo vigili al fine di vagliare e rilevare tutte le criticità insite nel progetto definitivo che sarà poi oggetto del rilascio della concessione demaniale da parte della Capitaneria di porto e poi dell’autorizzazione ministeriale».
Sulla questione interviene anche il Partito comunista, con il segretario Marco Uccelli :«Il Pc in linea con le tesi e il programma della propria segreteria nazionale, ribadisce il suo pieno sostegno all’utilizzo di energia prodotta da impianti di energia rinnovabile, pur facendo alcune precisazioni. Riteniamo sia fondamentale coinvolgere la popolazione nella sua interezza con tutti mezzi, anche attraverso il funzionamento dei Comitati di quartiere mai attualizzati da questa amministrazione. Siamo tra quei cittadini che sono stanchi di dover pendere dalle labbra del feudatario e del consigliere vassallo di turno per le decisioni che riguardano il futuro del proprio territorio»
Daniela Cesarii