Nel 2023 si potranno trattare 800 pazienti oncologici l’anno, a fronte dei 500 del 2022. Sono le stime della Asl 1 Avezzano-Sulmona-L’Aquiladopo l’inaugurazione del nuovo acceleratore lineare Elekta Versa HD di ultima generazione, il più avanzato oggi in commercio, caratterizzato da una estrema precisione nella cura dei tumori e una maggiore velocità di esecuzione nelle sedute.

Il taglio del nastro è avvenuto all’ospedale San Salvatore dell’Aquila, nel reparto di Radioterapia oncologica, diretto dal prof. Giovanni Luca Gravina, alla presenza del presidente della Regione Marco Marsilio, l’assessore regionale alla Sanità Nicoletta Verì, il direttore generale della Asl 1 Avezzano-Sulmona-L’Aquila Ferdinando Romano, il sindaco dell’Aquila Pierluigi Biondi, il rettore dell’Università degli studi dell’Aquila Edoardo Alesse. A benedire il macchinario, il vescovo ausiliare S.E. monsignor Antonio D’Angelo.
Il nuovo acceleratore è il secondo in dotazione al reparto, che raddoppia così le sue capacità di cura e assistenza verso i malati. Per Marsilio, ci si aspetta “un incremento del 60 per cento, con evidenti ricadute sulle liste di attesa e sulla garanzia di tempestività con cui i malati con gravi patologie possono accedere al diritto alla salute, avere cure tempestive ed efficaci attraverso l’utilizzo di attrezzature all’avanguardia”.
Sulla stessa lunghezza d’onda il direttore generale della Asl 1, Ferdinando Romano: “Sarà non solo possibile una più efficace lotta al tumore, e ridurre gli effetti collaterali, ma anche trattare più pazienti in meno tempo riducendo i tempi di attesa”.
Il professor Gravina ha poi spiegato come l’acceleratore attualmente sia in dotazione solo nei centri con tecnologie più avanzate e abbia una grande accuratezza nel colpire il bersaglio, tanto da poter essere utilizzato anche nella cura di patologie tumorali molto complesse. È inoltre dotato di un sistema che consente, prima di sottoporre al trattamento il paziente, di posizionarne al meglio il corpo e correggerne automaticamente gli spostamenti grazie a un lettino robotizzato. Il macchinario ha una velocità di esecuzione così elevata che può erogare le dosi necessarie al trattamento in un terzo del tempo attualmente impiegato e, in alcuni casi, è in grado di farlo anche in 2-3 minuti.
La spesa per l’acquisto del potente macchinario e per la realizzazione della sala bunker dove è stato collocato è stata di 2 milioni e 913 mila euro: circa 2,2 milioni di euro messi a disposizione dal Ministero della Salute e 720 mila euro provenienti dal bilancio della Asl. Tutta la procedura (appalto, aggiudicazione, montaggio e collaudo) è stata portata a termine in tempi record: i lavori sono iniziati a luglio 2022 e il collaudo è stato ultimato a novembre. Lo scorso 26 gennaio il macchinario ha iniziato l’attività clinica con il trattamento del primo paziente.
“Si tratta di strumentazione all’avanguardia che consente di trattare le patologie oncologiche con precisione ed efficacia – ha aggiunto Verì – con una terapia più appropriata, tecnologie avanzate e una velocità di esecuzione elevatissima”.
“Il nuovo acceleratore di radioterapia oncologica rappresenta un investimento importante, soprattutto per la comunità locale, perché migliora e raddoppia le capacità di cura verso i malati oncologi”, ha concluso il sindaco dell’Aquila, Pierluigi Biondi.
Beatrice Tommasi