“Ormai da troppo tempo siamo abituati a vedere scene inqualificabili, nei week end e nei giorni di festa, quando il centro di Lanciano attrae tanti concittadini e visitatori dai comuni limitrofi”.
È la denuncia del consigliere comunale di Europa Verde Frentania Rita Aruffo.
“Se questa è la situazione, continua la Aruffo, e non si fa nulla per migliorarla, tanto vale dichiarare che dunque possiamo parcheggiare dove vogliamo”.
Ad ogni evento, manifestazione, ricorrenza a Lanciano si può parcheggiare ovunque ci sia uno spazio libero per un’automobile: sui marciapiedi, sugli spartitraffico, sulle aree verdi, a ridosso di monumenti ed edifici storici, al terminal degli autobus, sulle strisce pedonali, sui percorsi pedonali; ovunque è consentito il parcheggio selvaggio.
Quindi se l’amministrazione comunale condivide questi comportamenti emetta un’ordinanza che li liberalizzi.
Questo perché non ci sono, in termini di codice della strada, vie di mezzo: se non si può fare, i proprietari delle auto vanno sanzionati, altrimenti si comunica a tutta la cittadinanza che tutto questo è nei fatti possibile, senza timore di multe.
Noi riteniamo che una soluzione ci sia: adottare un piano/dispositivo di traffico/mobilità che valga sempre in occasione di manifestazioni, eventi che attirino le persone verso il centro città, che preveda sempre una serie di zone vicine dove parcheggiare senza ostacolare il traffico, gli eventuali soccorsi, la mobilità dolce, i movimenti in sicurezza di famiglie con passeggini e di persone con difficoltà motorie. Magari sarebbe auspicabile istituire delle navette che facilitino il cittadino o il visitatore che vuole recarsi in centro. A poche centinaia di metri, dai luoghi di maggior afflusso, ci sono sempre decine di posti auto liberi.
Riteniamo che quello che va in scena ogni week end/evento sia vergognoso e che chi non interviene sia complice di certi comportamenti.
Aspettiamo fiduciosi, conclude, visto che questa amministrazione ha sempre detto di essere contro il degrado e l’inciviltà. Rimaniamo in attesa dei fatti”
