Sono questi alcuni dei dati emersi nella 16/a edizione dell’Atlante dell’Infanzia a rischio in Italia, dal titolo ‘Senza filtri’, diffuso oggi – a pochi giorni dalla Giornata Mondiale dell’Infanzia e dell’Adolescenza – da Save the Children, l’organizzazione che da oltre 100 anni lotta per salvare le bambine e i bambini a rischio e garantire loro un futuro.
In Abruzzo il 55,6% degli adolescenti legge libri al di fuori di quelli scolastici (53,8% in Italia), il 46,3% ha visitato mostre o musei (media nazionale 50,1%), il 28,2% siti archeologici (40,2%). Il 40% è andato a teatro e il 34,6% a un concerto (33,2% e il 33,3% in Italia). Il 14,7% non fa alcun tipo di attività fisica (il 18,1% in Italia).
Oggi in Italia i 13-19enni sono poco più di 4 milioni, il 6,86% della popolazione complessiva, pari a uno su 15. In Abruzzo sono il 6,5%. Cambiano anche le configurazioni delle famiglie: sempre più adolescenti sono figli unici in Italia. In Abruzzo le famiglie con adolescenti che hanno un solo figlio sono il 30,6%. In media, in Italia, nel 2024, oltre un adolescente tra 11 e 15 anni su 4 (il 26,1%) è a rischio povertà o esclusione sociale, con ampi divari tra Nord (15,2%), Centro (24,1%) e Mezzogiorno (41,9%), e tra chi ha la cittadinanza italiana (24,2%) e chi non ce l’ha (38%).

In Italia nel 2023 gli accessi di 0-17enni in Pronto Soccorso categorizzati come “accessi per disturbi mentali” sono stati 64.319, in aumento rispetto al calo registrato durante il Covid, ma in linea con i dati pre-pandemia. Eppure, tra il 2019 e il 2023, rileva l’indagine, i posti letto disponibili in Neuropsichiatria dell’Infanzia e dell’Adolescenza (NPIA) sono rimasti poco più di 400. In Abruzzo non ci sono posti letto disponibili. Anche il sistema di presa in carico “post ricovero” degli adolescenti nei centri diurni, nelle comunità terapeutiche semiresidenziali e residenziali è in sofferenza. A livello regionale, ad esempio, non esistono strutture residenziali. Per quanto riguarda la scuola, il tasso di dispersione implicita si attesta al 9%.
“L’Atlante fotografa le tante, diverse, adolescenze vissute in Italia da una generazione che è stata duramente segnata dall’emergenza Covid, in termini di uso problematico di internet e di rischi di isolamento, ma che oggi cerca con forza nuovi spazi di protagonismo – afferma Raffaela Milano, direttrice del Polo ricerche di Save the Children – Le disuguaglianze economiche, educative e sociali si fanno più pesanti proprio in questa fase cruciale della crescita, rischiando di compromettere il futuro. È necessario colmare questi divari e garantire a tutti gli adolescenti l’opportunità di studiare, viaggiare, fare sport, sperimentarsi, come loro stessi ci chiedono a gran voce”.








