ORTONA- A quasi un anno dalla morte, il caso di Lorena Paolini, 53 anni, arriva ad una svolta. Lorena, trovata morta nella sua casa lo scorso 18 agosto 2024 da suo marito Andrea Cieri, 51 anni imprenditore funebre, si sarebbe suicidata.
E’ arrivato il responso, racchiuso in un documento di 200 pagine, del medico legale Cristian D’Ovidio che propende per il suicidio tramite asfissia meccanica violenta, scartando l’ipotesi di omicidio. Anche i carabinieri del Reparto investigazioni scientifiche (Ris) di Roma hanno presentato la loro relazione conclusiva, incentrata sul sopralluogo svoltosi nella casa della donna a gennaio.
All’epoca è stata fatta una simulazione con un manichino dello stesso peso e della stessa altezza di Lorena per accertare la plausibilità della seconda versione fornita dall’indagato, dalla figlia minorenne e dal fratello di lui per cui Lorena si sarebbe suicidata impiccandosi al lampadario dello sgabuzzino.
L’esito dell’accertamento però non fa propendere né per l’ipotesi suicidaria né per quella di un omicidio.
La posizione di Andrea Cieri dunque indagato per omicidio volontario a questo punto potrebbe essere archiviata. Un’ipotesi questa del suicidio fortemente rigettata dalla sorella Silvana Paolini, che ha deciso di essere affiancata oltre che dalla avvocatessa Francesca Di Muzio, dalla genetista Marina Baldi dalla criminologa e psicologa forense Roberta Bruzzone.