I consiglieri comunali di opposizione Aruffo Rita, Bendotti Dora , Caporale Davide, Cotellessa Piero
Furia Sergio, Galati Lorenzo, Marongiu Leo, Miscia Marusca e Verna Giacinto tornano ad attaccare l’amministrazione dopo l’ultimno consiglio comunale che ha visto l’approvazione del consuntivo 2024 senza il voto del consigliere Michele La Scala.
“Non sono i conti del comune – si legge nella nota – e nemmeno i destini del recupero del Torrieri, la cui parte privata fu già ampiamente ridimensionata nei volumi dall’amministrazione di centrosinistra rispetto al primo piano integrato di intervento del primo Paolini, a tormentare la maggioranza in una calda serata di Giugno ma riaffiorano in tutta evidenza le fibrillazioni in seguito al congresso di FDI.
La maggioranza approva il conto consuntivo 2024, povero di opere realizzate, con l’astensione eclatante del neo-consigliere, di Fratelli d’Italia, Michele La Scala. Non è un caso che girano da settimane in citta’ voci di richieste di rimpasto all’interno della Giunta, voci che si susseguono e che diventano poi plastica rappresentazione quando, di fronte ad uno dei passaggi più importanti dell’anno per l’amministrazione comunale, un consigliere di peso della maggioranza si defila dal voto favorevole e decida di farsi notare: il Sindaco Paolini, infatti, nei giorni scorsi è stato costretto a minacciare: “chi non vota il bilancio è fuori!”

Non è un caso dunque se il documento contabile sia passato con soli 13 voti di maggioranza, quelli
strettamente necessari e con l’astensione del quattordicesimo consigliere di maggioranza presente. E mentre si avverte insofferenza e nervosismo tra le file della maggioranza, anche rispetto alla gestione d’aula delle varie discussioni, torna di nuovo fuori la storia aperta e mai conclusa che ha portato, nelle settimane passate, il nuovo gruppone di Fratelli d’Italia a chiedere una verifica di Giunta a mezzo stampa ma anche con richieste dirette al Sindaco Paolini.
La percezione è che in maggioranza ci sia quasi un doppio o triplo binario, con consiglieri comunali ascoltati ed altri, seppur zelanti nei lavori d’aula, ma con poca possibilità di incidere nelle dinamiche, anche di potere, che sono visibilmente esplose. Vedremo nei prossimi giorni se la consistenza delle richieste del primo gruppo consiliare di maggioranza verranno prese in considerazione o se proseguirà la stanca e stancante “melina” del Sindaco Filippo Paolini non solo verso gli assetti di potere interno ma soprattutto verso una Città avvolta in una percezione di asfissia, immobilismo anche rispetto al cartellone ed agli eventi estivi per dare respiro al commercio e entezza nelle decisioni, nelle realizzazioni e nell’idea di futuro”.