Con una nota firmata dal sedere provinciale Alfredo Fegatelli la Fiom Cgil dice no all’incentivazione all’uscita proposta dalla Stellantis.
“Il 10 giugno 2025 – si legge nel comunicato -si è svolto l’incontro tra le organizzazioni sindacali e Stellantis Atessa per discutere la procedura di incentivazione all’uscita (cosiddetta “Separation”) che coinvolge lo stabilimento ex SEVEL, Stellantis Plastics e gli Enti Centrali.

Siamo in presenza di un ulteriore ridimensionamento occupazionale senza nessuna prospettiva di controtendenza. Solo qualche anno fa, i lavoratori della ex SEVEL erano circa 6.000, oggi si è scesi a circa 4.800 e con quest’ultima dichiarazione di esuberi se ne perderanno altri 427 (400 in ex SEVEL, 25 in Plastics e 2 negli Enti Centrali).
A questi si aggiungono centinaia di lavoratori somministrati che negli anni non sono stati confermati o stabilizzati, contribuendo ulteriormente al calo occupazionale.La diminuzione del personale lascia intendere che quest’anno il livello produttivo, sceso da circa1.250 furgoni al giorno a circa 850-870, rappresenterà il nuovo standard nei prossimi mesi.
Queste le ragioni per le quali la FIOM CGIL ha deciso di non sottoscrivere l’intesa. Senza piani industriali e senza chiare prospettive per il domani la Fiom non firma le uscite volontarie.
Nel frattempo, continueranno fino al 31 dicembre 2025 i contratti di solidarietà, uno strumento che, lo ricordiamo, comporta una perdita salariale per le lavoratrici e i lavoratori oggetto di tale strumento.
La Fiom Cgil ribadisce con forza che non è accettabile proseguire su una strada fatta solo di uscite, tagli e riduzioni, senza alcuna strategia industriale, investimenti sul futuro del sito e del territorio, né garanzie per chi resta.