ORTONA- Ogni campagna elettorale che si rispetti porta con sè la sfilata di big che vengono, spesso e volentieri, catapultati nei paesi in cui si va al voto per promuovere il candidato della propria corrente. Al di là del dubbio della vera efficacia di quest’ospitate, giorni fa è toccato al vice premier Antonio Tajani (Forza Italia) venire in città a sostegno della candidatura di Nicola Fratino che con due mandati da primo cittadino alle spalle è il candidato esperto di questa tornata.
Tajani, che in questa occasione ha registrato al Teatro Tosti, cornice dell’evento, la puntata di 5 minuti con Bruno Vespa, è partito dal curriculum di Fratino per fare il pronostico per la sua elezione:

“Non c’è due senza tre. Hai fatto due volte il sindaco lo farai anche per la terza. Non è solo una battuta. In questo momento in Italia c’è bisogno di persone serie, capaci e rassicuranti. E’ una città che ha bisogno di te perché ha bisogno di esperienza”. Il vice premier non ha mancato di fare un cenno al bacino portuale “che può diventare una grossa finestra che guarda i Balcani e può favorire lo sviluppo del commercio, del turismo”. E sui Balcani e oltre che punta il governo.
“Abbiamo cominciato a lavorare per realizzare un grande corridoio commerciale e infrastrutturale che parte dall’India, arriva in Israele, passa attraverso paesi Golfo ed entra nel mare Adriatico per arrivare fino a Trieste. Ortona si affaccia su questo corridoio e potrebbe diventare un volano per la crescita economica”.
Tajani si è però lanciato anche in un previsione politica in vista del secondo turno. Un appuntamento quello dell’8 e del 9 giugno che difficilmente Ortona salterà vista l’alta frammentazione di preferenze. Fratino è infatti in competizione con altri sei candidati tra cui Angelo Di Nardo in quota Fratelli d’Italia. Un centro destra che si presenta diviso al primo turno ma ha assicurato Tajani correrà unito al secondo turno.
Tanto è bastato per scatenare la polemica e la netta smentita del leader ortonese di FdI
“Ci sarebbe piaciuto che il senso di unità evocato fosse maturato nei tavoli di confronto precedenti alla candidatura di Fratino, che è stata scelta fuori dalle sedi formali. Fratelli d’Italia ha più volte cercato un’intesa, facendo passi indietro e di lato, arrivando a sostenere una proposta diversa da quella di Fratino. Ma nel momento in cui abbiamo provato a proporre di nuovo, siamo stati esclusi.
Se si vuole davvero ricostruire qualcosa non si può pensare di farlo con le stesse persone che dal 2017 sono all’origine dei problemi”.- ha chiarito Di Nardo- Nessun accordo dunque in vista del ballottaggio.