L’AQUILA – Centocinquanta lavoratori precari della Asl 1 Avezzano–L’Aquila–Sulmona sono stati messi in ferie forzate, una decisione che ha generato forte preoccupazione e portato, ieri sera, a un sit-in di protesta davanti a Palazzo dell’Emiciclo, sede del Consiglio regionale. A mobilitarsi, un nutrito gruppo di lavoratori e sindacati, che hanno chiesto un incontro urgente con le istituzioni. Richiesta accolta dal presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio, appena rientrato da Bruxelles.
Nel corso della riunione, convocata all’Aquila con i vertici del Dipartimento regionale Salute e della Asl 1, è emersa l’intenzione di procedere a una nuova proroga del servizio e di aggiudicare l’appalto al raggruppamento temporaneo di imprese già vincitore del precedente bando, scaduto il 15 agosto 2024 e prorogato fino al 15 maggio.

Tuttavia, resta da chiarire come la proroga si concilierà con il recente blocco delle assunzioni nelle Asl abruzzesi, disposto dallo stesso Dipartimento come misura per contenere il disavanzo sanitario, che nell’ultimo trimestre del 2024 ha raggiunto i 113 milioni di euro.
Al termine dell’incontro, Marsilio ha voluto rassicurare i lavoratori:
“Non ci sarà alcun licenziamento. Voglio tranquillizzare i dipendenti, le loro famiglie e i sindacati. Anzi, stiamo portando a termine una procedura concorsuale per assumere il personale necessario e superare definitivamente la stagione del precariato”, ha dichiarato il presidente.
Il blocco degli interinali disposto dalla dirigente Emanuela Grimaldi riguarda tutte e quattro le Asl abruzzesi e si inserisce nel piano di rientro del deficit sanitario.
Nel frattempo, le cooperative che compongono il raggruppamento temporaneo di imprese – Biblos di Pescara, Az Solutions di Roma e Vigilantes di Giulianova – hanno comunicato alla Asl 1 e ai lavoratori la sospensione dei servizi, aprendo così la strada alla cassa integrazione.
“Stiamo lavorando per chiudere con il sistema delle esternalizzazioni, utilizzato da decenni con strumenti giuridicamente discutibili”, ha aggiunto Marsilio.
“È un’eredità pesante quella lasciata da chi ha fatto ricorso in modo eccessivo a esternalizzazioni e contratti precari, anche in settori dove non servivano. Questa amministrazione, al contrario, ha già trasformato migliaia di contratti a tempo determinato in assunzioni stabili, attraverso concorsi regolari e trasparenti.”
L’obiettivo, ha ribadito il presidente, è ripristinare regolarità e trasparenza nella gestione dei servizi e del personale delle Asl. La fase transitoria dovrebbe concludersi nel giro di pochi mesi, con l’aggiudicazione dell’appalto e la definizione dei percorsi di assunzione. Nel frattempo, i 150 lavoratori, impegnati da anni nel supporto tecnico e amministrativo della Asl provinciale, restano formalmente in ferie forzate, in attesa di sviluppi concreti. Ma tra i corridoi dell’azienda e nelle piazze la tensione resta alta.