I carabinieri del Nucleo tutela patrimonio culturale dell’Aquila presentano i risultati dell’attività operativa conseguiti nell’anno 2024 nell’ambito della prevenzione e repressione dei reati in danno del patrimonio culturale. Un’attività investigativa che ha riguardato, in particolare, il contrasto agli scavi archeologici clandestini, ai furti di beni culturali e alla contraffazione di opere d’arte.
Nel corso del 2024 è stato registrato un aumento dei furti, soprattutto ai danni dei luoghi di culto: si è passati da 9 denunce nell’anno precedente a 13.
Le attività investigative, coordinate dalle autorità giudiziarie del territorio, hanno permesso di denunciare, in stato di libertà , 40 persone indagate per reati che spaziano dalla ricettazione di opere d’arte ai reati a scapito del paesaggio, fino agli scavi clandestini.
Sono state eseguite 17 perquisizioni che hanno permesso il recupero di 292 beni antiquariali archivistici e librari; 2370 reperti archeologici e paleontologici.



L’impegno dei militari del Nucleo carabinieri tutela patrimonio culturale dell’Aquila si è profuso in sinergia con i reparti dell’Arma territoriale, con il 5° e il 16° Nucleo Elicotteri di Pescara e Rieti, con il Nucleo carabinieri subacquei di Pescara e in collaborazione con il personale delle Soprintendenze, degli Archivi di Stato e delle Diocesi.
E’ stato possibile eseguire il monitoraggio di 112 aree archeologiche e zone tutelate da vincoli paesaggistici o monumentali, 87 controlli in esercizi commerciali di settore come mercatini, esercizi antiquariali e fiere e 8 controlli museali.
Tali controlli, unitamente a quelli condotti attraverso un costante monitoraggio della rete, in particolare sui principali siti di e-commerce specializzati nella vendita di beni d’arte e da collezione, hanno consentito di verificare la posizione di 674 beni culturali che sono stati sottoposti ad accurati accertamenti fotografici e a successive attività di comparazione con la banca dati dei beni culturali illecitamente sottratti.
Significativo è stato anche il contributo dell’Arma nella promozione della cultura della legalità on gli incontri negli istituti scolastici.
Tra le più importanti attività portate a termine nel 2024 il comando annovera il sequestro, a seguito di un’attività d’indagine coordinata dalla procura della Repubblica di Tivoli, di 23 volumi antichi, tra cui un raro testo del 1931 intitolato “Giuseppe Mentessi”, riconducibile al soppresso istituto magistrale dell’Aquila e sottratto poco prima del sisma del 2009.
Il recupero, in un’indagine coordinata dalla procura di Teramo, di due dipinti ad acquerello dell’artista Vittorio Giunti, raffiguranti scene di battaglie tra cavalieri, rubati circa sei anni prima da un’abitazione privata in provincia di Forlì-Cesena.
E ancora il recupero di 33 monete antiche, monitorando siti di e-commerce, nell’ambito delle indagini, coordinate dalla procura di Chieti che hanno portato al sequestro delle monete in argento e bronzo, databili tra l’epoca romana e quella medievale, rinvenute in un’abitazione privata.