SHIZUOKA (GIAPPONE) – È uno dei numeri più noti in demografia: 2,1 figli per donna, la cosiddetta soglia di sostituzione, quella che – in teoria – permetterebbe a una popolazione di restare stabile. Ma oggi, un nuovo studio pubblicato su PLOS ONE da un team dell’Università di Shizuoka, coordinato dal biologo Takuya Okabe, afferma con chiarezza: quella soglia non basta più.
L’analisi: serve un tasso di fertilità minimo di 2,7 per evitare l’estinzione
Utilizzando modelli matematici basati sulla stocasticità demografica – ovvero le variazioni casuali nei tassi di natalità, mortalità e riproduzione – i ricercatori giapponesi hanno dimostrato che un tasso di fertilità di almeno 2,7 figli per donna è necessario per garantire la sopravvivenza a lungo termine di una popolazione, soprattutto se di piccole dimensioni.
In particolare, lo studio spiega che:
Non tutte le donne avranno figli, anche in società con alta fertilità.
Eventi casuali possono ridurre drasticamente il numero di nascite.
L’estinzione demografica può verificarsi anche in assenza di catastrofi, semplicemente per effetto della statistica.

Il mito del 2,1: perché non funziona più?
Il valore 2,1 si basa su condizioni “ideali”: mortalità infantile quasi nulla, equilibrio perfetto tra maschi e femmine alla nascita, e distribuzione omogenea della fertilità. Ma, avverte Okabe, “questi scenari sono teorici e raramente si verificano nel mondo reale”.
Inoltre, i paesi sviluppati stanno affrontando un nuovo tipo di crisi: popolazioni che invecchiano rapidamente, un crescente numero di persone che scelgono di non avere figli e un ambiente economico e culturale che spesso scoraggia la natalità.
Le implicazioni: la sfida della sostenibilità demografica
Questo studio arriva in un momento cruciale: quasi tutti i paesi occidentali e numerosi paesi asiatici hanno un tasso di fertilità ben al di sotto della soglia 2,1. In Italia, ad esempio, nel 2024 il tasso è sceso sotto 1,2: numeri che, alla luce di questa ricerca, diventano ancora più allarmanti.
“Se vogliamo evitare un declino irreversibile della popolazione – sostiene Okabe – dobbiamo ripensare radicalmente le politiche familiari, economiche e sociali”. L’obiettivo non è solo aumentare le nascite, ma creare un sistema che renda possibile e desiderabile avere figli.
Un campanello d’allarme per il futuro
Il messaggio dei ricercatori è chiaro: non bastano più soluzioni di corto respiro. Serve una strategia globale che consideri le variabili biologiche, sociali ed economiche della fertilità. E serve farlo ora, prima che la curva discendente diventi irreversibile.
Fonte:
Threshold fertility for the avoidance of extinction under critical conditions – PLOS ONE, 30 aprile 2025
- Dennis Spinelli