MONTEFERRANTE- I Carabinieri Forestali di Villa Santa Maria, in collaborazione con i militari della Stazione Carabinieri di Castiglione Messer Marino, hanno portato alla luce un caso di gestione illecita di rifiuti e traffico clandestino di rame, connesso al settore delle energie rinnovabili. E’ stato scoperto un ingente quantitativo di cavi elettrici dismessi, tra cui fili di rame e residui di guaine, abbandonati su terreni nel comune di Monteferrante.
Le indagini successive hanno accertato che i materiali provenivano dalla dismissione dei cavidotti utilizzati per collegare gli impianti eolici al parco energetico. Secondo la normativa vigente, quei rifiuti – classificati come speciali non pericolosi – avrebbero dovuto essere smaltiti presso impianti autorizzati.

E’ emerso, invece, che i cavi sono stati ceduti illegalmente violando le normative ambientali e contribuendo al traffico illecito di metalli. Tra gli elementi più preoccupanti, spiccano le prove di attività clandestine di separazione del rame e la sua successiva rivendita sul mercato nero.
In particolare, press un’attività commerciale di Castiglione Messer Marino, i Carabinieri hanno rinvenuto grosse quantità di fili di rame già estratti dalle guaine, pronti per essere smerciati.
Uno dei principali responsabili, un pregiudicato, si occupava della lavorazione e commercializzazione del rame rubato, cercando di eludere i controlli delle autorità. Dopo mesi di latitanza è arrestato dai militari dell’Arma è detenuto alla Casa lavoro di Vasto.
Tutto il materiale rinvenuto è stato sequestrato. Ulteriori accertamenti hanno rivelato che parte dei rifiuti era già stata smaltita illegalmente e venduta a soggetti non autorizzati, alimentando pratiche illecite che mettono a rischio l’ambiente, la sicurezza pubblica e la trasparenza del mercato del riciclo. Le indagini sono ancora in corso.
Gli inquirenti stanno approfondendo ulteriori collegamenti e responsabilità, con l’obiettivo di smantellare l’intera rete coinvolta.