PENNAPIEDIMONTE-Dopo quasi 70 ore dall’avvio delle ricerche e a oltre 50 ore dall’individuazione dei corpi dei due vigili del del fuoco Nico Civitella ed Emanuele Capone, nel primo pomeriggio di ieri si sono concluse le operazioni di recupero delle loro salme che sono state trasferite all’obitorio dell’Ospedale Civile di Chieti.
“Una squadra specializzata nel soccorso in forra del Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico è riuscita a raggiungere, attraverso un accesso laterale, il punto in cui erano state ancorate le barelle contenenti i corpi dei due escursionisti, nella giornata di giovedì” si legge in una nota della Prefettura che ha coordinato il lavoro.
I tentativi di accesso da monte, effettuati nei giorni scorsi, si erano rivelati impraticabili a causa delle condizioni relative alla portata della forra.

“Sulla verticale del punto di ancoraggio si sono posizionate le squadre composte da specialisti in soccorso alpinistico e fluviale dei Vigili del Fuoco supportate da droni, tecnici del Soccorso Alpino e Speleologico e soccorritori della Stazione SAGF di Roccaraso della Guardia di Finanza- si legge nella nota- Attraverso complesse manovre alpinistiche, le barelle sono state traslate fino a una zona più accessibile. Da qui, un elicottero dei Vigili del Fuoco ha proceduto con il recupero delle salme mediante verricello, trasportandole a Chieti.
L’amministrazione comunale di Pennapiedimonte con la sua sindaca Rosalina Di Giorgio ha voluto esprimere di nuovo il suo cordoglio:
“In questi giorni così drammatici, Pennapiedimonte ha visto al lavoro alcune delle squadre del Soccorso Alpino e Speleologico e dei Vigili del Fuoco tra le più qualificate e specializzate d’Italia, provenienti sia dal territorio regionale che da quello nazionale. Questo è il volto migliore di questo Paese: donne e uomini straordinari, professionisti e volontari uniti da un profondo senso del dovere, che hanno dato tutto per affrontare questa emergenza. A loro il nostro profondo e commosso ringraziamento. Il loro impegno resterà un esempio indelebile.
La nostra piccola comunità di Pennapiedimonte non avrebbe mai pensato di doversi trovare a fronteggiare e gestire una situazione così complessa e tragica, ma siamo riusciti a farlo grazie al coraggio, alla forza e alla solidarietà di tutti coloro che sono intervenuti. La nostra comunità, che ha saputo affrontare questa prova con grande resilienza e spirito di collaborazione, si è certamente riscoperta più unita e radicata al proprio territorio”.