Verì: “Buchi nei bilanci, ospedali allo sbando, cittadini senza cure: chiediamo le dimissioni”
Un disastro senza precedenti, una sanità pubblica in ginocchio e un buco nei conti che supera i 200 milioni di euro. È durissimo l’attacco lanciato dal Movimento 5 Stelle Abruzzo, per voce del capogruppo in Consiglio regionale Francesco Taglieri e della consigliera regionale Erika Alessandrini, che firmano una nota congiunta per denunciare il tracollo del sistema sanitario regionale e chiedere le dimissioni dell’assessore alla Sanità Nicoletta Verì e dell’intera Giunta guidata da Marco Marsilio.
“Altro che rassicurazioni, il disavanzo della sanità abruzzese è fuori controllo – scrivono Taglieri e Alessandrini – Già a marzo 2025 la stima ufficiale parla di un passivo di 120 milioni di euro, ma il dato reale supera i 200 milioni, come certificato dal Tavolo interministeriale. Nei bilanci delle ASL mancano intere partite contabili: è una gestione opaca, non conforme e pericolosamente inaffidabile.”
Il Movimento 5 Stelle denuncia il tentativo della Regione di “ritoccare e sottostimare i numeri”, anche in occasione della scadenza di oggi, ultimo giorno utile per caricare i dati contabili nel Nuovo Sistema Informativo Sanitario (NSIS), la piattaforma nazionale del Ministero della Salute. “Già nel monitoraggio precedente avevano coperto 81 milioni di buco con partite straordinarie. Oggi quella toppa non basta più”, incalzano i due consiglieri.

Il quadro che emerge è drammatico: oltre 60mila abruzzesi sono senza medico di base, mancano 600 medici (di cui 200 nell’emergenza-urgenza) e 1.800 infermieri secondo la FNOPI.
I pronto soccorso sono in affanno, gli ospedali hub (L’Aquila, Pescara, Teramo e Chieti) sovraccarichi, mentre le strutture periferiche vengono progressivamente svuotate.
“Le liste d’attesa sono bloccate, non si riesce a prenotare nemmeno una TAC. Le agende elettroniche sono chiuse e gli screening oncologici sono fermi da anni. La prevenzione è sparita, la medicina territoriale non è mai partita. È la negazione concreta del diritto alla salute.”
Altro punto dolente è la cosiddetta “mobilità passiva”: sempre più abruzzesi scelgono di curarsi fuori regione, con un saldo negativo da 106 milioni di euro che pesa come un macigno sul bilancio regionale.
“Paghiamo per farci curare altrove, mentre i nostri ospedali vengono desertificati.”
A questa situazione, secondo Taglieri e Alessandrini, la Giunta Marsilio ha risposto solo con un aumento dell’addizionale IRPEF, approvato lo scorso 3 aprile: “Un colpo durissimo per famiglie, lavoratori e pensionati. Invece di assumersi la responsabilità del fallimento, fanno pagare il conto ai cittadini.”
Il Movimento 5 Stelle non usa mezzi termini e invoca un cambio netto di rotta: “Chiediamo le dimissioni immediate dell’assessore Verì e dell’intera Giunta Marsilio. Non sono stati capaci di bloccare l’aumento dell’IRPEF, non sono in grado di assumere medici e infermieri, hanno fallito su tutta la linea.”
Infine, un appello per salvare la sanità pubblica: “L’Abruzzo ha bisogno di una nuova visione, di una sanità che metta al centro i cittadini e non dei bilanci opachi. Noi ci siamo. E non ci fermeremo.” Un grido d’allarme forte e chiaro, che punta dritto alla responsabilità politica e chiede verità, trasparenza e un piano straordinario per uscire dal baratro.