ORTONA- “Lorena merita giustizia”, “Giustizia per Lorena”, Vogliamo verità”. Sono alcuni degli striscioni esposti nel corso della fiaccolata dedicata a Lorena Paolini, trovata morta il 18 agosto dello scorso anno nella sua casa di contrada Casone Sembrava che a stroncare Lorena, 53 anni, fosse stato un malore ma gli evidenti segni colli trovati dagli infermieri del 118 hanno portato gli inquirenti a propendere per lo strangolamento e a formulare l’ipotesi di reato di omicidio volontario aggravato.
Da allora unico indagato è il marito, Andrea Cieri, 51 anni, che si proclama innocente. Lorena si sarebbe suicidata.
Una tesi rigettata dalla sorella Silvana che ha organizzato prima una fiaccolata a Crecchio, paese originario della donna, lo scorso 12 aprile e poi il corteo di ieri sera.
Dallo slogan “Diamo voce a chi non ha voce!”. Tanti gli ortonesi scesi in piazza ieri sera in un percorso che si è snodato da piazza della Repubblica fino a piazza san Tommaso dove si è conclusa la fiaccolata con una preghiera e il volo di palloncini bianchi. Nel mese di settembre c’era stata una marcia silenziosa per Lorena.