CHIETI– Dissesto idrogeologico: al lavoro per la redazione del Piano degli interventi da sottoporre al ministro Nello Musumeci all’incontro fissato per l’8 maggio a Roma. Ci sarà anche un ulteriore incontro operativo del gruppo di lavoro tecnico per la definizione del documento, in vista dell’auspicata attivazione anche della convenzione con l’Ufficio Speciale per la Ricostruzione dei Comuni del Cratere.
“Dobbiamo essere tempestivi ed efficaci, perché oltre alla vita e al futuro delle persone, è necessario pensare anche a quello del territorio. Per questo abbiamo chiamato a raccolta tutte le forze istituzionali e tecniche al fine di coadiuvarci in questo compito, come l’USRC, ma anche l’Università d’Annunzio che con la facoltà di geologia segue passo passo da mesi la situazione e supporta il nostro ufficio di Protezione civile negli studi e anche nei provvedimenti, nonché il Genio Civile regionale, l’Agenzia nazionale e quella regionale di Protezione Civile, la Regione Abruzzo, la Provincia di Chieti e, non ultime, la Prefettura e la Commissione parlamentare di inchiesta sul rischio idrogeologico e sismico, sull’attuazione delle norme di prevenzione e sicurezza e sugli interventi di emergenza e ricostruzione a seguito degli eventi calamitosi verificatisi dall’anno 2019”.
Coinvolte anche le forze parlamentari con cui c’è una collaborazione anche politica e trasversale allo scopo:
“Occorre guardare oltre lo stato di emergenza, che terminerà quest’anno ad agosto, rendendo possibili in tempi brevi azioni rivolte alla delocalizzazione, ricostruzione e messa in sicurezza del territorio interessato, facendo anche prevenzione nelle altre zone fragili della città”. Sul tema del dissesto è nata una polemica da parte dell’onorevole Daniela Torto alla tavola rotonda organizzata dall’associazione Theate Magnum sul tema “Il dissesto idrogeologico: pensieri e riflessioni”.
“È ormai noto il mio impegno su questa emergenza che interessa Chieti ma anche altri Comuni del territorio. Valutare le criticità con la competenza del mondo accademico è sicuramente un aspetto positivo, tuttavia i problemi vanno affrontati su un doppio binario: quello idrogeologico che rende il territorio fragile e l’aspetto socio-economico che interessa direttamente i cittadini.
Per questo motivo vanno coinvolti quanti più attori possibili, non solo me come parlamentare del territorio molto legata a Chieti, ma anche i rappresentanti dell’amministrazione comunale. Mi chiedo perché tra gli invitati non vi sia anche il sindaco di Chieti” chiede l’onorevole Torto.
Per concludere Torto ribadisce quella che per lei è la soluzione immediata all’emergenza frane a Chieti e Bucchianico: “I ristori alle famiglie costrette ad abbandonare le proprie abitazioni sono fondamentali per dar loro la possibilità di tornare a vivere un luogo dignitoso, così come il rafforzamento dell’apparato tecnico-amministrativo dei Comuni coinvolti per dare la possibilità di affrontare a 360 gradi anche le problematiche del dissesto. Forse, però, per le altre forze politiche e per i comitati le priorità sono altre”.