A Lanciano e in altri centri d’Abruzzo i Riti Pasquali trovano il loro compimento in una grande e sentita manifestazione di devozione popolare che prende il nome di Incontro dei Santi.
Il rito prevede la partecipazione di tre confraternite: quella della Santissima Pietà e Concezione avente sede in Santa Maria Maggiore, che porta il Cristo risorto, opera in legno di Modesto Salvini di Orsogna, quella dei Santi Simone e Giuda Apostoli avente sede in Sant’Agostino, che porta la statua di San Giovanni Apostolo (detto in dialetto “lu ruffiane”), e la Confraternita del Suffragio, avente sede nella chiesa del Purgatorio, che porta la statua della Madonna del Rosario, con un drappo nero, per rappresentare il lutto.

La mattina di Pasqua alle ore 12:00 in piazza Plebiscito, la statua del Cristo, proveniente da Santa Maria Maggiore, viene adagiata in maestà davanti il sagrato della Cattedrale, e si aspetta che scenda San Giovanni, a fare l’inchino al Redentore, per andare ad annunciare la buona novella della Resurrezione alla Madonna, “rinchiusa a lutto” dentro la chiesa del Purgatorio.

La statua di San Giovanni per ben tre volte torna in piazza, e viene rispedita a chiamare la Vergine, che alla terza bussata alla porta, esce mestamente, ondeggiando, arrivando alla piazza.
A metà piazza la Vergine “riconosce” il Figlio risorto, attraverso un meccanismo, la veste nera scompare, per lasciare spazio al bel manto verde, simbolo della speranza e della fede.
I Confratelli accennano una breve corsa verso la statua del Cristo, con inchino, seguiti dal San Giovanni, che si inchina, e segue per ultimo le due statue dentro la Cattedrale, per essere esposte nel Cappellone del Santissimo Sacramento.

Questo fino al Martedì in albis, quando dopo la cerimonia religiosa, le tre statue fanno ritorno nelle rispettive chiese di appartenenza. La tradizione lancianese rimonta a quella tradizione meridionale delle statue delle Madonne “affruntate”, cioè che corrono verso il Figlio risolto.
Si tratta di una vera e propria rappresentazione teatrale sacra, che inscena la gioia di Maria e San Giovanni per la Resurrezione di Cristo. In Abruzzo altre tradizioni simili, sono quella celebre della Madonna che scappa di Sulmona, la “Madonna che vèle” di Introdacqua e l’Incontro dei Santi a Spoltore.
Anticamente il rito si svolgeva anche nel sagrato della chiesa madre a Castel Frentano, ma è caduto in disuso.
. Simone Cortese
Sì ringrazia per le informazioni storiche il dottor Angelo Iocco.