Vertenza Teknè: ci sono sviluppi nella procedura di salvataggio e rilancio dell’azienda che opera nel campo della difesa e produce sistemi elettronici e mezzi blindati.
Ci sarebbe, secondo quanto reso noto dai sindacati, un gruppo americano, pronto a entrare nella proprietà con una quota del 70% e a iniettare liquidità nelle casse di Tekne che è in crisi pur avendo commesse fino al 2035.

“Durante l’incontro con i creditori svoltosi recentemente– si legge in una nota della segreteria Fiom Cgil e della Rsu di Tekne- l’Amministratore delegato Ambrogio D’Arrezzo ha illustrato il quadro generale, supportato dagli advisor di Tekne e dai legali del potenziale nuovo partner.
È stato presentato un piano industriale di risanamento e sviluppo pluriennale, attualmente non ancora nelle nostre disponibilità. Secondo quanto dichiarato dall’AD, alle banche e ai fornitori è stato proposto un rientro integrale delle somme dovute, senza decurtazioni, ma distribuito nel tempo. Il nuovo socio, la cui identità non è ancora stata resa nota né a noi né ai creditori, acquisirà il 70% della società, apportando nuova liquidità utile alla ripresa e al rilancio dell’impresa”.
La Tekne per testimoniare la serietà dell’operazione ha informato le sigle sindacali che il futuro socio avrebbe messo a disposizione su un conto dedicato un somma di alcuni milioni a garanzia delle procedure di ingresso in società, nel caso per qualsiasi motivo dovessero tirarsi indietro queste somme finiranno nelle disponibilità della Tekne.
Nel nuovo assetto, D’Arrezzo manterrà il proprio ruolo, mentre è stata individuata la figura del futuro presidente, proveniente dal settore bancario e di alto profilo, la cui nomina ufficiale è attesa per la prossima settimana. È già operativo e designato un nuovo responsabile finanziario e, su richiesta dei sindacati, nelle prossime settimane saranno inserite ulteriori figure operative, tra cui una direzione tecnica per l’officina.
E’ stata inoltre confermata l’acquisizione di un capannone a Villa Caldari rimasta in sospeso nei mesi scorsi, e ritenuta strategica per la gestione di una futura commessa di rilevanza.
Verrà, inoltre, potenziata la sede americana di Tekne, dove verranno sviluppati nuovi progetti di ricerca tecnologica tarati sulle esigenze del mercato americano.
“Nonostante questi passi avanti- prosegue la nota dei sindacati- la situazione non può ancora dirsi risolta. Molte variabili restano aperte: sarà fondamentale, infatti, l’accettazione del piano di rientro da parte dei creditori e l’approvazione, da parte del Tribunale, del prolungamento delle misure protettive attualmente in scadenza il 20 aprile.
Sarà inoltre richiesta la conferma dell’esperto nominato per la procedura di composizione negoziata, il dott. Carunchio di Lanciano e in ultimo non per importante, la procedura di golden power di competenza della Presidenza del Consiglio dei Ministri”.
Tekne, nel frattempo, ha continuato ad acquisire nuove commesse ed è in corsa per importanti gare. Inoltre, ha recentemente riattivato i colloqui per nuove assunzioni ed è alla ricerca di personale amministrativo, saldatori, meccanici e ingegneri elettronici.
“La strada verso il rilancio è ancora lunga, ma continuiamo a monitorare con attenzione e responsabilità la situazione, nell’interesse delle lavoratrici e dei lavoratori coinvolti” concludono le sigle sindacali.
. Daniela Cesarii