TERAMO- Da giorni si cercava Martino Caldarelli, lo si credeva scomparso e invece l’uomo probabilmente è stato ucciso lo stesso giorno in cui si erano perse le sue tracce. Due i fermi effettuati dai Carabinieri si tratta di un uomo di 40 anni e della sua compagna una donna di 38 anni, entrambi con precedenti penali che avrebbero già confessato.
Caldarelli, 48 anni, di Isola del Gran Sasso, falegname, è stato trovato morto in un laghetto artificiale vicino a Corropoli, vittima di una trappola tesa dai due.
Il corpo è stato ripescato dai vigili del fuoco, dopo la confessione della coppia. Caldarelli era uscito nel pomeriggio di venerdì 11 aprile per andare in palestra. In realtà però aveva un appuntamento a casa della donna che aveva conosciuto in chat. Nell’abitazione la vittima si è trovato di fronte anche il suo convivente.
Dopo averlo minacciato, i due gli hanno chiesto soldi e la sua auto. Dal rifiuto dell’uomo è nata una violenta colluttazione. L’uomo è stato colpito alla gola da due coltellate.
La coppia ha poi caricato il cadavere in macchina e lo hanno gettato in un laghetto vicino a Corropoli. Poi hanno verniciato di nero la Panda rossa della vittima, l’hanno bruciata e fatta ritrovare a Giulianova. I due sono stati individuati grazie ad una chat, trovata dai carabinieri con l’aiuto dei familiari. Oltre alla chat a incastrare i due è stato un precedente.
Sembra che i due avessero adescato un altro uomo della zona con lo stesso metodo: stringendo un rapporto di amicizia e invitandolo nella loro abitazione. In quel caso però l’uomo si è salvato cedendo alle richieste e consegnando loro soldi e macchina, prima di andare in caserma per denunciare il fatto.