Una mattina particolare quella di oggi, venerdì 28 marzo per gli studenti del “De Titta – Fermi” di Lanciano che, nella Giornata Mondiale per la Consapevolezza dell’Autismo hanno incontrato Teresa Manes che ha condiviso la storia di suo figlio, Andrea Spezzacatena, vittima di bullismo per la sua libera espressione personale. L’iniziativa è stata promossa dalla dirigente scolastica, la professoressa Rosanna Di Prinzio e dal gruppo inclusione del “De Titta-Fermi”
Dalla triste vicenda di Andrea è nato il libro “Andrea oltre il pantalone rosa” edito da Graus Edizioni a cui si è ispirato anche il film “Il ragazzo dai pantaloni rosa”, uscito nelle sale cinematografiche nel 2024 per la regia di Margherita Ferri e con la partecipazione della nota attrice Claudia Pandolfi.




Il 20 novembre del 2012 Andrea Spezzacatena aveva solo quindici anni quando si è suicidato. Amava indossare pantaloni rosa, per lui simbolo di libertà di esprimersi liberamente, ma che è diventato il motivo per cui compagni e compagne lo hanno preso di mira con insulti, umiliazioni e derisioni a scuola.
I social media hanno poi amplificato questo odio costringendolo a vivere i suoi anni più belli nella solitudine e nella vergogna. La mamma Teresa Manes ha trasformato il dolore per la perdita del figlio nella forza di lottare contro ogni forma di bullismo
La sua testimonianza ha coinvolto gli studenti, dando avvio a un dibattito interattivo in cui i partecipanti hanno posto domande e condiviso esperienze personali. L’evento si è concluso con una riflessione collettiva sull’importanza di contrastare il bullismo attraverso iniziative concrete.
All’incontro sono intervenute anche la dott.ssa Alessandra Portinari, giornalista e presidente dell’ANGSA Abruzzo, la psicologa, psicoterapeuta e neuropsichiatra della Asl 02 Alessandra Campitelli, la docente Marianna Di Desidero ed il professor Roberto Chiacchiari, docente di sostegno e avvocato, e la preside dell’istituto Annamaria Sirolli.
. Simone Cortese