Sarà il teatro più antico del mondo, il “San Carlo” di Napoli ad ospitare la musica e le note dei due artisti frentani nell’ambito della seconda “Settimana per la promozione della cultura romanì e per la lotta all’antiziganismo” (3-13 aprile) realizzata con il supporto dell’Unione delle Comunità Romanès in Italia (Ucri) e dell’Associazione Thèm Romano.
Venerdì 4 aprile, alle ore 15 nel Salone degli Specchi il loro duo composto da violino e fisarmonica, sarà accopamgnato dai musicisti del San Carlo e dell’Orchestra Sinfonica ‘G. Rossini’ di Pesaro, guidati rispettivamente dai violinisti Salvatore Lombardo e Marco Bartolini, in un viaggio che spazia dal repertorio classico rivisitato in chiave etnica a composizioni originali di Santino Spinelli, che innalza la tradizione romanì distillandone l’essenza più autentica, lontana dai tratti folklorici regionalisti.

“La musica parla a tutti ed è il linguaggio più immediato per l’integrazione e lo scambio culturale, un ponte che unisce popoli e culture” afferma Gennaro Spinelli ad Ansa Abruzzo. Questo concerto è per me non solo una celebrazione della musica romanì, ma un’opportunità per promuovere l’inclusione e il rispetto per le comunità Rom e Sinti“
“Siamo orgogliosi – sottolinea il padre Santino – di portare la nostra arte nei luoghi più prestigiosi per dimostrare che la cultura romanì è parte integrante della storia musicale europea”
“Questo evento rappresenta un passo fondamentale per promuovere una conoscenza non stereotipata delle minoranze – commenta il direttore dell’Unar, Mattia Peradotto – Promuovere il dialogo attraverso l’arte e la cultura è essenziale per il percorso di inclusione e partecipazione delle comunità rom e sinti”.