Questa mattina, mercoledì 12 marzo, i consiglieri comunali Leo Marongiu e Rita Aruffo, i consiglieri regionali Silvio Paolucci e Francesco Taglieri, il coordinatore locale di Progetto Lanciano Carlo Orecchioni ed il segretario regionale dei Giovani Democratici, Saverio Gileno si sono ritrovati in via dei Frentani per tenere alta l’attenzione sulla situazione della biblioteca regionale “P. Salvucci” che rischia il declassamento. “È pronta la delibera che di fatto cancella la storia autonomia della struttura dell’APC di Lanciano – sottolineano in una nota gli esponenti di centrosinistra – è questione di giorni o di ore se non interverranno fatti nuovi!
Dopo un primo allarme lanciato dal Sindaco Paolini, siamo costretti a manifestare fisicamente la nostra contrarietà al progetto che per la seconda volta, a distanza di 5 anni, viene riproposto dalla Giunta Marsilio.
E siamo costretti a manifestare soprattutto perché un velo di silenzio è caduto su una vicenda che invece non può essere trascurata dall’amministrazione comunale.
Con il provvedimento in itinere sulla struttura della biblioteca regionale muterebbe il rapporto funzionale dell’intera struttura e verrebbe a mancare l’autonomia, l’indipendenza, la posizione organizzativa d’ufficio.

Prima il taglio della responsabilità d’ufficio e poi forse, nel tempo, spogliata dalla propria autonomia avverrebbe il depotenziamento dell’Agenzia per la Promozione Culturale di Lanciano che è stata istituita e regolata dalla legislazione regionale e la Mediateca Regionale anch’essa regolata da un’apposita legge regionale.
Togliendo il responsabile dell’ufficio all’Agenzia verrebbe a scomparire anche l’ultimo presidio della struttura regionale esistente a Lanciano. Per territorio di competenza, l’Agenzia di Lanciano è la più grande della Regione, con 47 comuni e possiede, tra l’altro, oltre una grande quantità di attrezzature e materiale multimediale, un patrimonio di circa 3.000 unità tra film, documentari e storia della cultura popolare abruzzese (quasi l’ intera collezione del Prof. Emiliano Giancristofaro).

La sciagurata idea di potere fare a meno di operatori culturali, bibliotecari e biblioteconomi ha indotto, negli anni, i legislatori regionali a depauperare sempre di più queste strutture, senza provvedere ad un ricambio funzionale mediante appositi bandi concorsuali.
Senza considerare che le Agenzie costituiscono la presenza in periferia di una Regione sempre più distante dalle istanze dei territori e dei cittadini abruzzesi.
L’Assessore Santangelo non ha mai visitato la struttura e non si hanno notizie di un progetto volto a ristrutturare ulteriori spazi della struttura per metterli a disposizione anche della sede universitaria.
Questa manifestazione, come già accaduto per la sanità, vuole mantenere riflettori accesi sulla vicenda, ottenere risposte, interrogare la Giunta Marsilio sull’oggi e sul domani della struttura e responsabilizzare l’amministrazione Paolini sul tema.