L’Abruzzo ha solo un mese di tempo per coprire un buco da 57 milioni di euro nel bilancio sanitario ed evitare l’aumento dell’addizionale regionale Irpef. Il verdetto arriverà l’11 aprile, quando la Regione dovrà presentarsi al Tavolo di Monitoraggio a Roma con i conti in ordine. Se la situazione non sarà risolta, il Governo potrebbe imporre il commissariamento oppure far scattare un incremento delle tasse per i redditi superiori ai 28mila euro. Le soluzioni sul tavolo: tagli o tasse?
La maggioranza di centrodestra è di fronte a un bivio:
- Recuperare i 57 milioni attraverso nuovi tagli e risorse straordinarie.
- Subire il commissariamento e perdere la gestione autonoma del bilancio sanitario.
- Aumentare l’addizionale Irpef regionale, portandola dall’1,73% al 3,33% per i redditi sopra i 28mila euro. Questa ipotesi peserebbe per circa 350 euro l’anno sui redditi medi e fino a 2mila euro per quelli più alti.

L’opzione di utilizzare i fondi FSC 2024 (Fondo per lo Sviluppo e la Coesione), caldeggiata dalla politica, è stata scartata dai tecnici perché non percorribile per coprire il deficit sanitario. Un disavanzo ridotto, ma ancora pesante
All’ultimo trimestre del 2024, il disavanzo complessivo delle quattro ASL abruzzesi era vicino ai 200 milioni di euro. Attraverso vari interventi – tra cui la gestione sanitaria accentrata, il payback farmaceutico (che impone alle aziende farmaceutiche di coprire parte della spesa in eccesso) e i piani di rientro aziendali – il deficit è sceso a 81,6 milioni.
A questa cifra vanno sottratti 20 milioni già inseriti nella Finanziaria regionale, portando il saldo negativo a 61,6 milioni. Ulteriori correzioni di bilancio hanno abbassato la cifra ai famosi 57 milioni da trovare entro l’11 aprile. I tagli colpiscono cultura e ambiente
Per reperire risorse, la Regione ha imposto un taglio del 30% ai finanziamenti di tutti i Dipartimenti, tranne quello della Sanità. Le prime vittime sono stati la Cultura, con la cancellazione dei fondi per i Grandi Eventi, e l’Ambiente, che ha visto ridotti i finanziamenti alle Riserve naturali. La battaglia politica si accende
Mentre la giunta regionale cerca una soluzione, il centrosinistra è pronto ad attaccare, denunciando la gestione fallimentare dei conti sanitari. Il conto alla rovescia è partito: entro un mese, l’Abruzzo dovrà decidere se stringere ancora la cinghia o far ricadere il peso del deficit sulle tasche dei cittadini.