Come riportato da Milano Finanza nel 2024 l’utile di Stellantis è crollato del 70% e anche molti altri indicatori, compresi i margini e fino ad arrivare al dividendo, sono in forte calo. La società però spiega che si tratta di risultati di bilancio «coerenti con la guidance aggiornata fornita a settembre ed auspica un ritorno alla crescita profittevole e a una generazione di cassa positiva nel 2025».
Dopo aver pubblicato i conti, il titolo Stellantis ha aperto gli scambi oggi a Piazza Affari cedendo circa il 4%: gli investitori sembrano non apprezzare i dati 2024 generalmente sotto le attese e nemmeno una guidance per il 2025 solo qualitativa che lascia dubbi su una rapida ripresa.
I ricavi netti hanno raggiunto i 156,9 miliardi di euro, registrando una riduzione del 17% rispetto al 2023. Questo calo è stato determinato da una diminuzione del 12% nelle consegne consolidate a livello globale, un fenomeno attribuibile a gap temporanei nella gamma prodotti e all’implementazione di strategie di riduzione delle scorte, ormai completate.
L’utile netto si è attestato a 5,5 miliardi, con un calo del 70%, mentre l’utile operativo rettificato è stato pari a 8,6 miliardi, con una contrazione del 64% e un margine del 5,5% (si era attestato al 12,8% nel 2023).
Se in Europa le consegne sono diminuite dell’8%, con un calo dei ricavi dell’11% e un utile operativo rettificato sceso del 63% (e margine giù dal 9,8 al 4,1%), il problema vero è stato il Nord America, tradizionalmente la gallina dalle uova d’oro di Stellantis.
Lì le consegne sono scese del 25%, mentre l’utile operativo rettificato è diminuito dell’80% da 13,3 a 2,7 miliardi e i margini si sono ridotti addirittura di 1.120 punti base, crollando dal 15,4% del 2023 al 4,2% dello scorso anno.
Restando sul fronte finanziario, la liquidità disponibile nel settore industriale si è attestata a 49,5 miliardi, con una posizione finanziaria netta industriale di 15,1 miliardi. Il cda ha proposto per il 2025 un dividendo di 0,68 euro per azione ordinaria, pari a un rendimento del 5%, in attesa dell’approvazione degli azionisti. Nel 2024 la cedola era stata di 1,55 euro per azione (+16% sul 2023).
Nel frattempo, l’azienda si concentra sull’esecuzione delle proprie strategie operative. Nei primi novanta giorni della transizione nella leadership, il comitato esecutivo ad interim ha adottato misure rapide e decisive per migliorare la performance e la redditività aziendale.
Tra le principali azioni intraprese, spiccano il completamento delle strategie di riduzione delle scorte, il superamento degli obiettivi fissati per i concessionari statunitensi e il lancio di modelli chiave per rispondere alle esigenze del mercato, con particolare attenzione al settore statunitense.