La biblioteca “Pasquale Salvucci” con l’agenzia per la Promozione Culturale della Regione Abruzzo è da anni ospitata nel quartiere di Lancianovecchia, nell’antico ed elegante palazzo De Crecchio. Tuttavia, pur mantendo aperto e fruibile il servizio, la sua direzione sembra destinata a passare a Vasto lasciando la ferita di un ennesimo “taglio” perpetrato ai danni della città di Lanciano.
Già alcuni anni fa, a cavallo tra il 2019 e 2020 la Regione decise, con l’obiettivo di riorganizzare il servizio di farla passare alle dipendenze di Vasto, dando a via ad un lungo ed acceso confronto tra l’allora assessore regionale Mauro Febbo ed il primo cittadino Mario Pupillo che in difesa del polo culturale parlò dell’importanza della città nel comprensorio.

Ora, come riportato anche da “Il Centro” il problema si ripresenta con il progetto di rimuovere il responsabile e di “spostare” gli attuali cinque dipendenti nella città aragonese. Il destino della biblioteca regionale è diventato anche tema di discussione politica con Michele Marino,segretario provinciale di Sinistra Italiana che ha ribadito la necessità di una valorizzazione del servizio che si occupa non solo del prestito di libri ma anche di servizi culturali e didattici.
Sul tema si è espresso anche il consigliere comunale in forza al Pd Leo Marongiu, “anni fa, con l’amministrazione Pupillo, insieme alla collega Marusca Miscia, sventammo analogo tentativo di Febbo&C. di depotenziare l’autonomia della struttura di Lanciano. Cambia l’amministrazione e si passa su Lanciano senza nemmeno avvisare: la famosa filiera Marsilio-Paolini in realtà è una mannaia su Lanciano. Serve un’azione forte e servono anche azioni non solo infrastrutturali ma culturali per il rilancio della struttura”