Carcere di Castrogno: si terrà il 24 febbraio la seduta straordinaria del consiglio comunale su richiesta avanzata, alcuni mesi fa, dal consigliere comunale Andrea Core. L’obiettivo è quello di sviluppare proposte concrete e soluzioni volte a migliorare le condizioni di vita all’interno dell’istituto penitenziario, oltre che a favorire percorsi di reinserimento sociale e lavorativo dei detenuti e un vero dialogo tra il carcere e la società civile.
“Oggi, anche a fronte dell’acuirsi quotidiano dei problemi – sottolinea il Presidente del consiglio comunale Alberto Melarangelo- il consiglio comunale vuole farsi promotore di un confronto che ci impegni tutti, dal Ministero agli enti territoriali, passando per la società civile, il mondo economico-produttivo, l’università, per il miglioramento della vita nelle carceri e per il reinserimento sociale e lavorativo dei detenuti”.

Sono stati invitati a partecipare al consiglio comunale straordinario tutti quegli enti e istituzioni che possono contribuire a un confronto fattivo volto a migliorare le condizioni di tutta la popolazione carceraria: il Ministro della Giustizia, il provveditore regionale PRAP Roma Lazio Abruzzo Molise, la direttrice della Casa circondariale di Teramo, il Presidente del Tribunale di sorveglianza di L’Aquila, il magistrato di sorveglianza di Pescara, il presidente del Tribunale di Teramo, il Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Teramo, i parlamentari abruzzesi, i Consiglieri regionali, il presidente della Camera penale di Teramo, il rettoredell’Università di Teramo, il presidente della Camera di commercio di Teramo, il dirigente dell’Ufficio Scolastico Provinciale, il Comandante della Polizia Penitenziaria di Teramo, il Garante dei detenuti della Regione Abruzzo, il Direttore Generale della Asl di Teramo, il Dirigente Medico della casa circondariale, le rappresentanze sindacali, le associazioni e organizzazioni di volontariato dei detenuti.

Il consigliere Andrea Core sta redigendo un documento aperto di confronto sul tema, da approvare in consiglio: “Sarà un momento di discussione fondamentale perché, sebbene il Comune non abbia
competenze dirette per quanto riguarda la tenuta fisica e sociale del carcere stesso, non possiamo sottrarci come amministratori dal far sentire a un’intera comunità la nostra vicinanza e le nostre preoccupazioni per una realtà assai complessa. Da una parte i detenuti, costretti a vivere in un carcere sovraffollato, nel quale spesso manca il riconoscimento minimo di quella funzione rieducativa che dovrebbe avere nel nostro Paese il sistema carcerario.
Dall’altra, il personale impiegato sotto organico, costretto ad operare in condizioni precarie e mettendo a rischio la propria salute. Un sistema carcerario che nella realtà teramana, se non si porrà la giusta attenzione e non si interverrà tempestivamente, rischia il collasso”. Sulla stessa linea il primo cittadino Gianguido D’Alberto che in questi anni ha più volte interessato il Ministero della Giustizia sulla situazione del carcere di Castrogno:
“La convocazione di questa consiglio è particolarmente importante, in quanto mette attorno a un tavolo tutte le istituzioni e la società civile e spero che possa rappresentare il primo passo verso la costituzione di un coordinamento con gli enti territoriali, per dare il supporto necessario a tutta la
comunità carceraria”.
. Daniela Cesarii